131 Abarth Rally, la Fiat campione del mondo

Fiat 131 Abarth Rally
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Cinque titoli WRC in quattro anni e 18 gare iridate conquistate per la berlina torinese

C’è solo una Fiat campione del mondo: la 131 Abarth Rally. Tra gli anni ’70 e ’80 la berlina torinese ha fatto faville nel WRC portando a casa cinque titoli iridati e 18 gare. Scopriamo insieme la storia di una delle auto italiane più vincenti di sempre.

Fiat 131 Abarth Rally: la storia

La Fiat 131 Abarth Rally nasce intorno alla metà degli anni ’70 quando la Casa torinese cerca un’erede della 124 Abarth da far correre nel Mondiale. Inizialmente si pensa di sfruttare la X1/9 ma in seguito la dirigenza del marchio piemontese decide di puntare sulla berlina 131 presentata due anni prima in modo da incrementare le vendite.

Derivata dalla variante a due porte. ha un peso inferiore a 1.000 kg (930 per la precisione): una “dieta” ottenuta grazie all’uso massiccio di vetroresina (per i pannelli della carrozzeria) e alluminio. Il motore previsto per il debutto è lo stesso 1.8 della 124 (dotato di poco più di 200 CV) ma poco dopo si opta per un più prestante 2.0 da 215 CV (diventati successivamente 230) ad iniezione (Kugelfisher).

Per ottenere l’omologazione Gruppo 4 (necessaria per prendere parte al Mondiale Rally) della Fiat 131 bisogna produrre 400 esemplari della variante stradale: un numero troppo alto per l’Abarth ma non per la Bertone, che si occupa dell’assemblaggio. La vettura debutta in gara nel campionato italiano al 100.000 Trabucchi con Giorgio Pianta ma l’impegno ufficiale inizia nel 1976.

1976

La Fiat punta molto sulla 131 Abarth Rally al punto che – per evitare la concorrenza interna – decide di sospendere il programma della Lancia Stratos. Nonostante questo blocco la rivale riesce a conquistare altri due titoli iridati: uno Marche nel 1976 e uno Piloti nel 1977.

Il protagonista delle prime gare della berlina piemontese – verniciata in giallo-blu e con uno sponsor “casalingo” Olio Fiat – è il finlandese Markku Alén, che ottiene la prima vittoria importante (nel Rally dell’Isola d’Elba, valido per il campionato europeo) e il primo successo iridato nella prova di casa: il 1000 Laghi.

1977

Nel 1977 arriva il primo Mondiale Costruttori per la Fiat grazie a cinque successi ottenuti dalla 131 Abarth Rally con cinque driver differenti: i finlandesi Alén (Portogallo) e Timo Salonen (Canada), il nostro Fulvio Bacchelli (Nuova Zelanda) e i francesi Jean-Claude Andruet (Sanremo) e Bernard Darniche (Corsica). Andruet sale anche sul gradino più alto del podio in Francia ad Antibes (europeo).

1978

In concomitanza con il debutto della nuova livrea Alitalia arriva la doppietta: Mondiale Piloti con Alén (primo in Portogallo e al 1000 Laghi) e titolo Costruttori grazie ai due successi del tedesco Walter Röhrl (Acropoli e Canada) e al trionfo di Darniche in Corsica. Per quanto riguarda il campionato europeo segnaliamo i primi posti dello spagnolo Antonio Zanini in Polonia e della francese Michèle Mouton al Tour de France.

1979

Il 1979 può essere considerato una specie di “anno sabbatico” per la 131 Abarth Rally visto che la Fiat decide di ridurre gli investimenti e di schierare la vettura solo in tre appuntamenti ufficiali (uno di questi, il 1000 Laghi, vinto da Alén).

In compenso la berlina piemontese si scatena nel campionato europeo: Zanini vince in Spagna (Costa Brava), Bulgaria (Rally Albena) e Polonia, Röhrl (Sachs Winter Rally e Hunsrück Rally), Alén (Hankiralli), lo svizzero Éric Chapuis (Rallye du Vin) e i nostri Adartico Vudafieri (Targa Florio e Ciocco) e Attilio Bettega (Costa Smeralda e 4 Regioni) prevalgono in casa e un altro italiano – “Lucky” – sale sul gradino più alto del podio in Austria.

1980

Un’altra doppietta per la 131 Abarth Rally che coincide con il secondo (e ultimo) cambio di livrea (bianca-blu Fiat): Röhrl diventa Campione del Mondo grazie a quattro vittorie (Monte Carlo, Portogallo, Argentina e Sanremo) ed è anche grazie al successo di Alén al 1000 Laghi che arriva il titolo Costruttori.

La stagione 1980 è ricca di soddisfazioni anche in ambito continentale: oltre alle consuete vittorie dei driver di casa nei rally locali – il finlandese Ulf Grönholm all’Hankiralli, il nostro Mario Aldo Pasetti alla Targa Florio e Röhrl all’Hessen e all’Hunsrück – segnaliamo i quattro trionfi di Vudafieri (Elba, Ciocco, Madeira e San Marino).

1981

Nell’ultimo anno iridato della Fiat 131 Abarth Rally l’unico gradino più alto del podio viene conquistato da Alén in Portogallo. Vudafieri, in compenso, diventa campione europeo con cinque vittorie (Costa Brava e Sol in Spagna, Elba, Albena e Halkidiki in Grecia).

Gli altri successi in ambito continentale arrivano da Alén in Costa Smeralda e da piloti locali nelle gare casalinghe: Grönholm all’Arctic Rally e Bettega al Ciocco.

1982

Nel 1982 il cambio di regolamento costringe la Fiat ad abbandonare il Mondiale. Le uniche soddisfazioni arrivano nel campionato europeo con Andrea Zanussi che vince il Rally del Sol e l’Albena.