Hans Herrmann, una vita per la Porsche

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Storia dell'uomo che regalò alla Casa tedesca il primo trionfo a Le Mans

Hans Herrmann ha scritto pagine importanti della storia della Porsche e, tra le altre cose, ha regalato alla Casa di Zuffenhausen il primo successo alla 24 Ore di Le Mans. Scopriamo insieme la carriera del pilota tedesco, uno specialista dell’endurance.

Hans Herrmann: la storia

Hans Herrmann nasce il 23 febbraio 1928 a Stoccarda (Germania). Appassionato di motori fin da ragazzo, debutta nel mondo del motorsport nel 1952 sul circuito del Nürburgring al volante di una Porsche 356.

L’anno seguente termina in seconda posizione il campionato tedesco di F2 davanti al teutonico Wolfgang Seidel, trionfa in altre due occasioni al Nürburgring con due modelli del marchio di Zuffenhausen (356 e 550), debutta alla 24 Ore di Le Mans in coppia con il connazionale Helmut Glöckler (16° assoluto con una 550) ed esordisce in F1 disputando il GP di Germania con una Veritas piazzandosi in nona posizione.

La parentesi Mercedes

Nel 1954 Hans Herrmann viene chiamato dalla Mercedes per correre in F1 e disputa una buona stagione impreziosita dal primo podio nel Circus (terzo in Svizzera) ma risulta complessivamente più lento dei due compagni di scuderia: l’argentino Juan Manuel Fangio e il tedesco Karl Kling.

Con le Sport – e più precisamente con la Porsche 550 – si prende parecchie soddisfazioni: campione tedesco, primo al Nürburgring e terzo alla Carrera Panamericana (primo podio nel Mondiale Sportprototipi). Entra inoltre nella storia della Mille Miglia quando supera un passaggio a livello chiuso transitando sotto le sbarre poco prima dell’arrivo del treno.

Nel 1955 Hans Herrmann arriva quarto nel GP d’Argentina con la Mercedes in una gara che vede trionfare il suo compagno di team Fangio.

Bene con le Sport, male in F1

Dopo alcune vittorie minori con la Porsche 550 nel 1956 Herrmann torna in F1 nel 1957: non riesce a qualificarsi nel GP di Monaco con la Maserati (la stessa auto guidata dal vincitore Fangio) e si ritira nel GP di Germania con una monoposto del Tridente della Scuderia Centro Sud (il coéquipier statunitense Masten Gregory termina in ottava posizione). Da segnalare, in quella stagione, anche altri trionfi con le sport al volante di una Borgward.

Nel 1958 arriva il primo podio alla 24 Ore di Le Mans per Hans Herrmann (3° con una Porsche 718 RSK in coppia con il francese Jean Behra).

Non così brillante, invece, l’annata in F1 con la Maserati: si ritira in Germania con la Scuderia Centro Sud e disputa le ultime due gare stagionali in Italia e Marocco con il team del pilota svedese Joakim Bonnier.

Anche il Mondiale F1 1959 regala poche soddisfazioni ad Hans: corre il GP di Gran Bretagna con una Cooper della Scuderia Centro Sud e quello di Germania al volante di una BRM.

Porsche a tempo pieno

Hans Herrmann inizia gli anni ’60 impegnandosi a tempo pieno con la Porsche: nel 1960 con la 718 RS 60 conquista la prima vittoria nel Mondiale Sportprototipi alla 12 Ore di Sebring con il belga Olivier Gendebien e si ripete alla Targa Florio con Bonnier.

In F1, sempre con il marchio di Zuffenhausen, conquista l’ultimo punto in carriera arrivando sesto nel GP d’Italia e risultando più veloce del compagno tedesco Edgar Barth.

Nel 1961 Hans Herrmann arriva terzo alla Targa Florio con Barth e la 718 RS 61 mentre in F1 disputa due GP (Monaco e Germania) con la Porsche ufficiale ottenendo risultati migliori di Bonnier ma peggiori di quelli conquistati dallo statunitense Dan Gurney e affronta il GP d’Olanda con una monoposto della scuderia Maasbergen facendo peggio del compagno, il driver locale Carel Godin de Beaufort. L’anno seguente è la volta del terzo posto alla 1.000 km del Nürburgring con una Porsche 718 WRS in coppia con il britannico Graham Hill.

Abarth e ritorno

Dopo alcuni successi minori con l’Abarth tra il 1963 e il 1965 Herrmann viene richiamato dalla Porsche nel 1966 e torna alla vittoria nel Mondiale sportprototipi salendo sul gradino più alto del podio della 500 km di Zeltweg insieme al connazionale Gerhard Mitter. Nello stesso anno corre un GP di F1 (quello di Germania) con una Brabham e taglia per l’ultima volta in carriera il traguardo nel Circus (11°) a differenza del coéquipier britannico Alan Rees.

Nel 1967 Hans Herrmann arriva secondo alla 1000 km di Spa con la Porsche 910 in coppia con lo svizzero Jo Siffert mentre l’anno seguente vince con la 907 la 24 Ore di Daytona insieme ai connazionali Jochen Neerpasch e Rolf Stommelen, al britannico Vic Elford e a Siffert.

Con la stessa vettura conquista la 12 Ore di Sebring con Siffert e arriva secondo alla 1000 km del Nürburgring insieme a Stommelen. Con la 908 porta a casa una seconda piazza alla 500 km di Zeltweg con il connazionale Kurt Ahrens, Jr. e un terzo posto alla 1000 km di Spa con Stommelen.

Il 1969 è l’anno in cui Hans porta a casa con la 908 un secondo posto alla 1000 km di Monza con Ahrens e, con Stommelen, una seconda piazza alla 1000 km del Nürburgring e una terza alla Targa Florio. Senza dimenticare il secondo posto a Le Mans con il francese Gérard Larrousse. In F1 corre il GP di Germania con una Brabham e si ritira, a differenza del coéquipier Stommelen.

Le Mans e l’addio alle corse

Nei primi mesi del 1970 Hans Herrmann in coppia con il britannico Richard Attwood ottiene un paio di risultati interessanti con la Porsche 917: terzo alla 1000 km di Brands Hatch e secondo alla 1000 km del Nürburgring.

La soddisfazione più grande per i due piloti arriva però a giugno quando regalano alla Casa di Zuffenhausen la prima vittoria in assoluto alla 24 Ore di Le Mans. Herrmann – che aveva promesso alla moglie che si sarebbe ritirato dal mondo delle corse in caso di trionfo nella più famosa corsa endurance del mondo – abbandona immediatamente il mondo del motorsport.