Jean-Pierre Jabouille: il pilota col turbo

Jean-Pierre Jabouille
Smartworld
di Marco Coletto

Jean-Pierre Jabouille è stato il primo pilota di F1 a vincere con una monoposto turbo e il primo a conquistare un GP con la Renault. Un successo passato in secondo piano a causa del mitico duello Villeneuve-Arnoux


Jean-Pierre Jabouille ha raccolto in carriera meno di quanto avrebbe meritato: scopriamo insieme la storia di questo pilota francese, il primo a vincere in F1 con una monoposto turbo e il primo a conquistare un GP al volante della Renault. Un successo storico – quello di Digione 1979 – passato in secondo piano per via del mitico duello tra Gilles Villeneuve e René Arnoux.

Jean-Pierre Jabouille: la storia

Jean-Pierre Jabouille nasce l’1 ottobre 1942 a Parigi (Francia). Appassionato di motori fin da ragazzo, debutta nel motorsport nel 1966 nel campionato monomarca francese Renault 8 Gordini e nello stesso anno partecipa alla 1000 km di Monza con una Marcos Mini GT insieme al connazionale Jean-Louis Marnat.

Nel 1968 debutta alla 24 Ore di Le Mans con una Alpine A220 in coppia con il transalpino Jean Guichet (ritirati) e si laurea vicecampione francese di F3 dietro a François Cevert. L’anno seguente diventa collaudatore Alpine, arriva terzo nel GP di Monaco di F3 dietro agli svedesi Ronnie Peterson e Reine Wisell e conquista la medaglia di bronzo nel campionato francese di Formula 3 conquistato dal transalpino François Mazet. Nell’endurance Jean-Pierre taglia invece per la prima volta il traguardo in una gara valida per il Mondiale Sportprototipi e porta a casa la sesta piazza alla 1000 km di Monza con una Alpine A220 insieme al connazionale Patrick Depailler.

Gli anni ‘70

Gli anni ‘70 di Jean-Pierre Jabouille si aprono con un secondo posto al Tour de France 1970 al volante di una Matra MS650 in un equipaggio tutto francese composto da Henri Pescarolo e Johnny Rives. Una seconda piazza bissata l’anno seguente – con una Ferrari 512 M guidata insieme al francese Jean-Claude Guénard e allo spagnolo José Juncadella – in concomitanza con l’ennesimo titolo transalpino F3 sfumato (2° dietro a Depailler).

Nel 1973 è la volta del primo podio alla 24 Ore di Le Mans (terzo con una Matra-Simca MS670B in coppia con il connazionale Jean-Pierre Jaussaud): una terza piazza ripetuta l’anno successivo con una Matra-Simca MS670C insieme a François Migault. Sempre nel 1974 tenta senza successo di qualificarsi a un GP di F1 con una Iso-Marlboro e con una Surtees.

Il debutto in F1

Jabouille debutta in Formula 1 con la Tyrrell nel GP di Francia 1975 (12° e più lento del compagno di scuderia Depailler). Nello stesso anno arrivano due risultati importanti nel Mondiale endurance con la Alpine A441 in coppia con il francese Gérard Larrousse: primo alla 1000 km del Mugello e terzo alla 1000 km di Monza.

Il 1976 è l’anno nel quale Jean-Pierre Jabouille si laurea campione europeo F2 davanti ai connazionali René Arnoux e Patrick Tambay. Senza dimenticare il terzo posto alla 500 km di Digione con una Alpine A442 insieme al transalpino Jean-Pierre Jarier.

Renault F1

Renault esordisce ufficialmente in F1 nel Mondiale 1977 con una monoposto rivoluzionaria: la RS01 non è solo la prima Formula 1 turbo di sempre ma è anche la prima dotata di pneumatici radiali. La vettura viene affidata esclusivamente a Jabouille e prende parte a quattro Gran Premi: quattro ritiri per problemi di affidabilità.

La monoposto della Régie continua ad essere fragile anche nella stagione 1978: Jean-Pierre Jabouille salta i primi due GP in Argentina e in Brasile e nelle altre quattordici corse riesce a passare sotto la bandiera a scacchi solo quattro volte andando a punti in un’unica occasione (USA Est, quarto).

Il 1979, Arnoux, Villeneuve e Digione

La Renault decide per il Mondiale F1 1979 di affiancare a Jabouille un secondo pilota francese (Arnoux). Jean-Pierre regala alla Régie – in occasione del GP di Francia a Digione – la prima vittoria di sempre in Formula 1: il primo trionfo nel Circus di una vettura dotata di un motore turbo.

Un successo storico passato in secondo piano per via del leggendario duello per la piazza d’onore tra Gilles Villeneuve e Arnoux. Jabouille chiude il 1979 con quattro pole position e una vittoria risultando più lento del compagno di squadra.

Carriera anomala

Anche nel 1980 Jean-Pierre Jabouille risulta più lento di Arnoux nonostante due pole position e un successo in Austria. Nel penultimo GP della stagione in Canada si rompe una gamba, nel 1981 si trasferisce alla Ligier ma le sue condizioni fisiche non ottimali gli impediscono di conquistare risultati rilevanti (a differenza di quanto ottenuto dal nuovo coéquipier, il francese Jacques Laffite).

La carriera anomala nel Circus di Jabouille si chiude con 49 GP disputati e solo tre gare a punti (di cui due vittorie).

Gli ultimi anni

Nel 1982 Jean-Pierre Jabouille appende il casco al chiodo e diventa team manager della Ligier. Due anni più tardi torna a correre (da segnalare il terzo posto nel campionato turismo francese 1991 con la BMW M3) e all’inizio degli anni ‘90 collabora con la Peugeot per sviluppare il programma 905 per Le Mans (vettura con la quale conquisterà due terzi posti – nel 1992 e nel 1993 – nella mitica gara di durata della Sarthe insieme al transalpino Philippe Alliot e al nostro Mauro Baldi).

Nel 1994 Jabouille viene promosso a responsabile Peugeot Sport, si occupa del programma motoristico per la F1 ma viene licenziato un anno dopo in seguito ai risultati deludenti ottenuti dalla McLaren dotata del propulsore 3.5 V10 del Leone.

Jean-Pierre Jabouille continua a correre come pilota nella categoria GT fino al 2005, anno nel quale si ritira definitivamente dal mondo delle corse.