Mercedes C11, con lei Schumacher corse a Le Mans

Mercedes C11
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Storia della vettura che conquistò due Mondiali Sport Prototipi (Piloti e Costruttori) nel 1990

Non tutti sanno che Michael Schumacher corse anche la 24 Ore di Le Mans: il sette volte Campione del Mondo di F1 disputò la corsa di durata più famosa del mondo agli inizi della propria carriera al volante della Mercedes C11, vettura che nel 1990 conquistò due Mondiali Sport Prototipi (Piloti e Costruttori). Scopriamo insieme la sua storia.

Mercedes C11: la storia

Il progetto della Mercedes C11 nasce alla fine degli anni ’80 quando la Casa della Stella – dopo aver fornito i motori e la consulenza tecnica alla Sauber C9 vincitrice del Mondiale Sport Prototipi 1989 – decide di impegnarsi in prima persona nel campionato con sei esemplari affidati alla scuderia elvetica. La sigla C10 non è utilizzata per via della brutta pronuncia in tedesco (“ze-zen”).

Dotata di un telaio monoscocca in fibra di carbonio (materiale usato inoltre per la carrozzeria, realizzata anche in kevlar), è spinta da un motore 5.0 V8 turbo a benzina da oltre 630 CV (che possono arrivare fino a quota 950 in qualifica grazie all’overboost) montato in posizione centrale posteriore abbinato ad un cambio manuale a cinque marce che le consente di superare i 400 km/h di velocità massima.

1990

La Mercedes C11 affronta il Mondiale Sport Prototipi 1990 con due vetture: la prima affidata al duo composto dal nostro Mauro Baldi e dal francese Jean-Louis Schlesser, la seconda al tedesco Jochen Mass affiancato da tre driver promettenti provenienti dal “vivaio” della Stella. Tre piloti destinati ad un grande avvenire, oltretutto: l’austriaco Karl Wendlinger (12° nei Mondiali F1 1991 e 1992) e i teutonici Michael Schumacher (sette volte iridato nel Circus) e Heinz-Harald Frentzen (2° nel Mondiale 1997). L’auto non prende parte alla 24 Ore di Le Mans, in quanto non presente nel calendario iridato.

Nella prima gara del campionato – a Suzuka (Giappone) – l’auto da corsa della Stella partecipa esclusivamente alle qualifiche mentre per il debutto ufficiale in competizione bisogna attendere il 29 aprile: a Monza arriva immediatamente la doppietta (primi Schlesser/Baldi, secondi Mass/Wendlinger).

A Silverstone (Regno Unito), unica gara del Mondiale Sport Prototipi 1990 che non viene vinta dalla Mercedes, la C11 di Mass e Schumy non viene ammessa alla corsa in quanto riparata durante le qualifiche e l’altra si ritira dopo 40 giri.

Il riscatto arriva a Spa-Francorchamps con la coppia Mass/Wendlinger che sale sul gradino più alto del podio.

Michael Schumacher conquista il suo primo piazzamento di sempre in “top 3” in una gara iridata il 22 luglio a Digione (Francia), quando arriva secondo (insieme a Mass) in una prova dominata dai compagni di squadra Schlesser/Baldi. Il duo franco-italiano trionfa anche nelle tre prove successive: Nürburgring (secondi Mass e Schumacher), Donington (secondi Mass e Frentzen) e Montreal (secondi Mass e Wendlinger). La corsa canadese viene interrotta dopo 61 giri in seguito al grave incidente che coinvolge la Porsche dello spagnolo Jesús Pareja ed è per questa ragione che assegna metà dei punti previsti.

L’unica vittoria di Schumy con la Mercedes C11 arriva in occasione dell’ultima prova del Mondiale – a Città del Messico il 7 ottobre – quando, insieme a Mass, trionfa in una gara caratterizzata dalla squalifica di Schlesser/Baldi (già campioni del mondo) per aver consumato più benzina di quanto previsto dal regolamento.

1991

Nel Mondiale Sport Prototipi 1991 cambiano le regole (motori 3.5 aspirati) ma la C11 affronta comunque alcune gare del campionato nella Categoria 2 rivolta alle vetture dell’anno prima. Solo un esemplare – condotto dal binomio Mass/Schlesser – viene schierato a Suzuka (2°), Monza (3°) e Silverstone (4°).

L’ultima apparizione ufficiale della Mercedes C11 avviene nel weekend del 22 e 23 giugno in occasione della 24 Ore di Le Mans (riammessa nel calendario Mondiale dopo un’assenza di due anni): il trio composto da Wendlinger, Schumacher e dal tedesco Fritz Kreutzpointer termina la corsa in quinta posizione mentre l’altra vettura condotta da Schlesser, Mass e dal francese Alain Ferté si ritira.