Renault 5 Maxi Turbo: la piccola peste dei rally

Smartworld
di Marco Coletto

Storia della Gruppo B della Régie

La Renault 5 Maxi Turbo non è una delle Gruppo B più vincenti nella storia dei rally eppure è una delle più amate. Una piccola peste ricca di interessanti soluzioni tecniche basata su una delle auto più vendute d’Europa. Scopriamo insieme la sua storia.

Renault 5 Maxi Turbo: la storia

La Renault 5 Maxi Turbo – dotata di motore centrale e trazione posteriore – ha ben pochi elementi in comune con la vettura da cui deriva, una tradizionale “tutto avanti”. Il propulsore 1.5 sovralimentato da 350 CV è un’evoluzione del 1.4 della Turbo di serie e permette alla “segmento B” francese di raggiungere una velocità massima compresa tra 180 e 223 km/h a seconda dei rapporti del cambio.

Una vettura leggerissima, con un peso inferiore a 900 kg: merito del largo utilizzo del kevlar e della fibra di carbonio (cofano anteriore e posteriore e fascioni laterali) e dell’alluminio per le portiere. La scocca è in acciaio rinforzato mentre i finestrini laterali e il lunotto in plexiglas.

La Renault 5 Maxi Turbo. caratterizzata da un eccellente rapporto peso/potenza, presenta altre soluzioni tecniche interessanti come ad esempio le sospensioni, derivate dal mondo della F1.

Il palmarès sportivo

La piccola della Régie si aggiudica un solo rally iridato in carriera: il Tour de Corse 1985 (funestato dalla morte di Attilio Bettega) con Jean Ragnotti.

Tra gli altri successi “minori” della Renault 5 Maxi Turbo segnaliamo la 24 Ore di Ypres del 1985 e il Tour de France nel 1985 e nel 1986 (quest’ultima edizione vinta da François Chatriot).