Audi e il motorsport: la storia

2.5 TFSI: Audi’s most powerful series five-cylinder
Smartworld
di Marco Coletto

La storia dell'Audi nel motorsport: dai rally a Le Mans passando per la Pikes Peak e la Formula E

Quattro Mondiali rally, tredici 24 Ore di Le Mans e tanto altro: è questo il ricchissimo palmarès Audi nel motorsport. Successi prestigiosi ottenuti negli ultimi 40 anni.

Di seguito troverete la storia sportiva del marchio Audi. Non abbiamo volutamente preso in considerazione le numerose vittorie ottenute negli anni ‘30 dalle monoposto Auto Union nonostante appartengano anche loro alla tradizione del brand.

Audi e il motorsport: la storia

La storia di Audi nel motorsport inizia ufficialmente con l’impiego nei rally della variante da corsa della sportiva Quattro a trazione integrale.

La leggendaria Quattro

La coupé di Ingolstadt debutta nel WRC nel 1981 e regala alla Casa dei quattro anelli il primo Mondiale Costruttori già l’anno seguente grazie a un “dream team” che sale sul gradino più alto del podio per sette volte. Tre con la pilota donna più forte di tutti i tempi (la francese Michéle Mouton, prima in Portogallo, all’Acropoli e in Brasile), due con lo svedese Stig Blomqvist (Svezia e Sanremo) e due con il finlandese Hannu Mikkola (1000 Laghi e RAC).

Nel 1983 arriva il primo titolo Piloti con Mikkola (primo in Argentina e al 1000 Laghi), bissato l’anno seguente con Blomqvist (vincitore in Svezia, all’Acropoli, in Nuova Zelanda e in Argentina). I trionfi del tedesco Walter Röhrl a Monte Carlo e di Mikkola in Portogallo consentono all’Audi di portare a casa anche il titolo Costruttori del 1984.

La carriera dell’Audi Quattro continua nella seconda metà degli anni ‘80 con tre successi consecutivi nella corsa in salita americana Pikes Peak: nel 1985 con la Mouton, nel 1986 con lo statunitense Bobby Unser e nel 1987 con Röhrl.

Il turismo e gli anni ‘90

Negli anni ‘90 del XX secolo l’Audi si concentra sulle gare turismo: tra i successi più rilevanti segnaliamo i due campionati tedeschi DTM vinti dalla V8 (1990 con Hans-Joachim Stuck e 1991 con Frank Biela) e le numerose vittorie ottenute dalla A4 nella seconda metà del decennio nelle serie nazionali “minori”.

Le Mans a benzina

Tra il 2000 e il 2014 Audi domina la 24 Ore di Le Mans diventando la seconda Casa più vincente di tutti i tempi: 13 vittorie ottenute con diverse tipologie di alimentazione.

Nel triennio 2000-2002 Biela, il danese Tom Kristensen e il nostro Emanuele Pirro si aggiudicano tre successi consecutivi con la R8 turbo benzina (dal 2001 a iniezione diretta). Nel 2004 e nel 2005 Kristensen sale ancora sul gradino più alto del podio affiancato il primo anno dal giapponese Seiji Ara e dal nostro Rinaldo (“Dindo”) Capello e nel secondo dal finlandese JJ Lehto e dal tedesco Marco Werner.

Le Mans diesel

Nel 2006 l’Audi R10 TDI diventa la prima auto diesel capace di trionfare alla 24 Ore di Le Mans. La vettura – guidata dall’equipaggio Biela/Pirro/Werner – si ripete l’anno seguente e centra il tris nel 2008 con Capello, Kristensen e il britannico Allan McNish.

Nel 2010 tocca alla R15 TDI Plus – spinta da un V10 turbodiesel anziché da un V12 – salire sul gradino più alto del podio della gara endurance più famosa del mondo con i tedeschi Timo Bernhard e Mike Rockenfeller e il francese Romain Dumas. Nel 2011 è invece la volta della R18 TDI (V6) guidata dallo svizzero Marcel Fässler, dal tedesco André Lotterer e dal francese Benoît Tréluyer.

Le Mans ibrida

L’era ibrida (a gasolio) di Audi a Le Mans inizia nel 2012 con la R18 e-tron quattro: un prototipo che regala alla Casa tedesca nel triennio 2012-2014 le ultime tre vittorie alla 24 Ore di Le Mans e quattro Mondiali WEC (due Piloti e due Costruttori) nel 2012 e nel 2013.

Fässler/Lotterer/Tréluyer trionfano nel 2012 e nel 2014 mentre nel 2013 tocca a Kristensen, McNish e al francese Loïc Duval.

Gli ultimi anni

Dopo aver abbandonato nel 2016 le corse di durata Audi punta su altre categorie raggiungendo il culmine nel 2017/2018 con la conquista del campionato Costruttori Formula E. Merito dei quattro successi ottenuti dal brasiliano Lucas di Grassi (Zurigo e New York) e dal tedesco Daniel Abt (Città del Messico e Berlino).

Presente e futuro: Dakar e F1

Nel 2022 Audi ha debuttato alla Dakar con la RS Q e-tron: un’auto da corsa elettrica range extender a trazione integrale con un motore 2.0 turbo a benzina che si occupa di ricaricare le batterie. All’esordio nel celebre rally raid ha conquistato un nono posto assoluto con lo svedese Mattias Ekström.

Nel 2026 Audi entrerà in F1, per il momento solo come motorista. La Casa teutonica svilupperà una power unit per la classe regina del motorsport (un propulsore hi-tech caratterizzato da un elevato livello di elettrificazione rispetto allo standard odierno e dall’utilizzo di innovativi carburanti sostenibili) ed entro la fine del Mondiale 2022 annuncerà il nome della scuderia partner.