Porsche, la storia in F1

Porsche F1
Smartworld
di Marco Coletto

La breve storia della Porsche in F1: sette anni (non tutti come costruttore ufficiale) e una vittoria


Porsche è la regina del motorsport ma in F1 come costruttore non ha brillato come nelle altre categorie.

Di seguito troverete la storia delle sette stagioni che hanno visto una monoposto marchiata Porsche in Formula 1: una breve avventura culminata con una vittoria.

La storia della Porsche in F1

La storia della Porsche in F1 inizia ufficialmente il 26 maggio 1958 sul circuito di Zandvoort quando il pilota olandese Carel Godin de Beaufort della scuderia Maarsbergen decide di prendere parte al GP di casa con una RSK, nient’altro che una 718 (vettura dotata di un motore 1.5 a quattro cilindri contrapposti reduce dal terzo posto assoluto alla 12 Ore di Sebring e dalla seconda piazza alla Targa Florio) a ruote coperte. Il risultato? Undicesimo.

L’anno successivo la Casa di Zuffenhausen schiera una 718 ufficiale a Monte Carlo e la affida al tedesco Wolfgang von Trips (incidente al via) e bisogna aspettare il 1960 e il GP d’Italia per vedere i primi punti iridati (merito del sesto posto del teutonico Hans Herrmann).

1961: la migliore stagione di sempre

Porsche inizia a impegnarsi seriamente in F1 e disputa la migliore stagione di sempre nel Circus: terza tra i Costruttori e quarta tra i piloti con lo statunitense Dan Gurney (tre volte secondo: Francia, Italia e USA).

La 804 e la prima vittoria

Nel 1962 Porsche schiera la 804, una vettura progettata espressamente per la Formula 1: una monoposto unica, caratterizzata dalla presenza di un motore 1.5 a 8 cilindri contrapposti raffreddato ad aria.

L’8 luglio nel GP di Francia arriva la prima e unica vittoria per il marchio di Stoccarda nel Circus (merito di Gurney che approfitta dei ritiri di Clark e Graham Hill) mentre a inizio agosto in Germania il pilota americano conquista l’unica pole position e l’ultimo podio di sempre per il team teutonico (3°). Al termine della stagione Porsche lascia la F1 per motivi economici.

Gli ultimi anni

La scuderia Maarsbergen continua a correre per altre due stagioni con la Porsche 718 a 4 cilindri: nel 1963 ottiene un incredibile quarto posto in Germania con il tedesco Gerhard Mitter mentre risale al GP d’Olanda del 1964 l’ultima apparizione di una monoposto di Zuffenhausen nel Mondiale (con Godin de Beaufort alla guida).

Porsche torna in F1 come motorista per la McLaren tra il 1983 e il 1987 (come TAG Porsche: tre Mondiali Piloti e due Costruttori) e per la Footwork nel 1991 (con meno successo). Affronteremo queste storie in un altro momento…