Audi A8, la storia della grande ammiraglia di Ingolstadt

Smartworld
di Marco Coletto

Maestosa, elegante e ipertecnologica: le tre evoluzioni della "berlinona" dei quattro anelli.

Chi vuole il massimo dal marchio Audi non può non prendere in considerazione la A8. La grande ammiraglia di Ingolstadt è arrivata alla terza generazione (la D4, nata nel 2009): disponibile nelle varianti “normale” o L (più lunga di 13 cm) e ricca di tecnologia (cambio automatico a otto rapporti di serie), ha una gamma motori che comprende tre unità a benzina (3.0 TFSI da 290 CV, 4.2 V8 da 372 CV e 6.3 W12 da 500 CV) e due turbodiesel TDI (3.0 da 250 CV e 4.2 da 350 CV).

Scopriamo insieme la storia di questa vettura: un’auto che ha saputo raggiungere gli stessi livelli delle rivali tedesche (BMW serie 7 e Mercedes classe S) pur partendo con diversi anni di ritardo.

D2

Siamo nel 1994: la Casa dei quattro anelli non ha ancora lo stesso blasone di BMW e Mercedes e per questa ragione, nel realizzare l’erede della V8, decide di concentrarsi sui contenuti. La prima generazione della A8 – disponibile a passo corto o lungo (+ 13 cm di lunghezza per le gambe dei passeggeri posteriori) è la prima vettura di serie con telaio in alluminio: una soluzione scelta per ridurre il peso. Motori da 2,8 a 4,2 litri da 174 a 360 CV.

Non manca la sportiva S8 con l’assetto ribassato di 2 cm e un propulsore 4.2 V8 da 340 CV, portato a 360 nel 1999. Nel 1997 arrivano invece le versioni a trazione anteriore e una concept Coupé che non entrerà mai in produzione.

D3

La seconda generazione della A8, svelata nel 2002, è più grande rispetto al passato. La versione Lunga offre 12 centimetri in più per le gambe di chi si accomoda dietro e 1,1 cm in più di altezza.

La ricca gamma dei propulsori comprende unità da 2,8 a 6,0 litri da 210 a 450 CV. Tra i più interessanti segnaliamo il 4.2 TDI da 320 CV (il turbodiesel più potente della Casa di Ingolstadt fino all’avvento del 6.0 V12 TDI della SUV Q7) e il 6.0 W12 da 450 CV, reso poco ingombrante sotto il cofano grazie all’unione di due V6.

Il restyling del 2005 porta la calandra “single frame” già vista sulla W12 e nuovi propulsori ad iniezione diretta di benzina.

La sportiva S8 del 2006 monta un possente 5.2 V10 di origine Lamborghini da 450 CV, sospensioni più rigide, cerchi più grandi e freni ceramici. Questo modello esce dal listino nel 2009 insieme alla W12.

IL FUTURO

Il prossimo anno vedremo la Hybrid: avrà un motore 2.0 TFSI (turbo ad iniezione diretta di benzina) da 211 CV abbinato ad un’unità elettrica da 54 CV e potrà percorrere 15,6 km/l. La S8, prevista per la prossima estate, monterà invece un 4.0 V8 biturbo da 520 CV.