BMW serie 5, la storia dell’ammiraglia bavarese

Smartworld
di Marco Coletto

Le sei generazioni della "berlinona" di Monaco

La serie 5 è l’auto più importante per la BMW: non è la più venduta (lo scettro appartiene alla serie 3) ma è quella che porta più profitti. L’ammiraglia bavarese è giunta alla sesta generazione, denominata F10: la prima variante ad esordire, nel maggio 2009, è stata la Gran Turismo (una berlinona a cinque porte – senza montanti – basata sul pianale della serie 7 e alta quasi come una SUV). Pochi mesi più tardi sono invece state svelate la berlina e la station wagon Touring.

La vettura ha un design molto tradizionale mentre gli interni, sportivi, hanno la consolle centrale orientata verso il guidatore (soluzione abbandonata temporaneamente con il modello precedente). La gamma motori comprende sei unità a benzina (2.0 da 184 e 245 CV, 3.0 a sei cilindri in linea da 272 e 306 CV e 4.4 V8 da 407 e 560 CV) e quattro turbodiesel (2.0 da 184 e 218 CV, 3.0 da 258 e 313 CV) mentre la GT ha due propulsori da tre litri a gasolio da 245 e 300 CV. La “mostruosa” M5, vista al Salone di Francoforte 2011, monta un possente 4.4 V8 da 560 CV.

Scopriamo insieme l’evoluzione della berlina di lusso “made in Monaco”.

E12

Presentata nel 1972 e disegnata dal nostro Marcello Gandini, porta al debutto la denominazione a tre cifre che ancora oggi contraddistingue le vetture della Casa bavarese. La gamma motori comprende unità da 1,8 a 3,5 litri da 90 a 218 CV.

Nel 1977 è la volta di un leggero restyling mentre nel 1979 tocca alla M535i, una versione aggressiva realizzata dalla divisione Motorsport di BMW caratterizzata da spoiler, sedili Recaro, differenziale a slittamento limitato e freni più grandi.

E28

La seconda generazione svelata nel 1982 non è altro che un profondo restyling della E12. Motori da 1,8 a 3,5 litri da 86 a 286 CV. Nel 1984 debuttano la 524td da 115 CV, la prima BMW diesel di sempre, e la M5, presentata al Salone di Amsterdam.

Basata sul pianale della 535 e con un propulsore da 3,5 litri e 286 CV derivato da quello della M1.

E34

Siamo nel 1988 e c’è bisogno di una sostituta per l’obsoleta E28. Il nuovo modello è più sicuro (ABS, airbag e controlli elettronici) e più ricco di versioni. Arrivano infatti la station wagon Touring e, nel 1986, la trazione integrale. La gamma motori comprende unità da 1,8 a 4 litri da 116 a 340 CV. La M5 adotta prima un 3.6 da 315 CV e successivamente un 3.8 da 340 CV.

E39

La quarta generazione del 1995 ha uno stile ancora oggi apprezzatissimo e monta motori da 2 a 4,9 litri da 116 a 400 CV. La M5 ospita sotto il cofano un V8 (4.9 da 400 CV) ma non è più disponibile station wagon. Nel 2000 il restyling, caratterizzato dai doppi fari tondi carenati.

E60

Mai un’ammiraglia è stata così originale: il design della coda fa storcere il naso a molti ma con il passare del tempo convince. Negli interni spiccano la consolle centrale, non orientata verso il guidatore a differenza delle edizioni precedenti, e il criticato sistema iDrive (un solo comando che regola diverse funzioni).

I motori – da 2 a 5 litri da 150 a 507 CV – mettono invece d’accordo tutti, specialmente la M5, con il suo 5.0 V10 da 507 CV. Nel 2007 arrivano il restyling (interni ridisegnati, nuovi paraurti, fari modificati) e la M5 Touring.

IL FUTURO

Il prossimo anno arriverà la variante ibrida ActiveHybrid, variante di serie della concept presentata a Ginevra 2010.