BMW serie 6, la storia della sportiva bavarese

Smartworld
di Marco Coletto

Solo tre generazioni in quasi 40 anni di carriera.

La BMW serie 6 è l’unico modello della Casa bavarese in commercio a non aver avuto una carriera continua. In quasi quarant’anni di vita, complice l’abbandono alle scene negli anni Novanta, la sportiva tedesca ha avuto solo tre generazioni. Quella attuale, denominata F12 e con il pianale derivato da quello della serie 5 F10, è stata presentata curiosamente prima come Cabrio (al Salone di Detroit 2011) e solo in estate è arrivata la versione Coupé.

Il design, anticipato da una concept svelata al Salone di Parigi 2010, è meno originale di prima ma più elegante mentre la gamma motori è composta da due unità a benzina (3.0 a sei cilindri da 320 CV e 4.4 V8 da 407 CV) e un 3.0 turbodiesel a sei cilindri da 313 CV.

Scopriamo insieme le sue evoluzioni.

E24

Viene presentata al Salone di Ginevra del 1976, è derivata dalla serie 5 E12 e nasce per rimpiazzare la 3.0CS e la 3.0 CSi. Lo stile è slanciato, riuscito specialmente nel profilo filante e nel frontale aggressivo, e i motori al lancio sono due: un 3.0 da 185 CV (630 CS) e un 3.2 da 197 CV (633 CSi).

Nel 1978 arriva la 635 CSi con motore 3.5 da 218 CV e una velocità massima di 225 km/h. Esteticamente la vettura si distingue per il paraurti ridisegnato, per gli spoiler (quello posteriore in gomma) e per i cerchi BBS mentre il cambio è a cinque marce anziché a quattro. La 630 CS viene rimpiazzata dalla 628 CSi con un 2.8 ad iniezione da 184 CV.

Nel 1979 l’ABS entra nel listino degli optional e la plancia si arricchisce di un orologio digitale mentre nel 1981 viene modificato il paraurti posteriore. Il restyling del 1982 porta un nuovo pianale (preso in prestito dalla serie 5 E28), un peso ridotto, modifiche al volante e ai fendinebbia e la versione 635 CSi con un inedito 3.4 da 218 CV e l’ABS di serie.

Nel 1983 arriva un nuovo cambio automatico a quattro rapporti e nel 1984 tocca alla sportivissima M635 CSi, caratterizzata dai cerchi da 15″, dall’assetto ribassato e irrigidito e da un propulsore 3.4 da 286 CV.

Nel 1985 la 635 CSi è disponibile anche catalizzata ma eroga solo 185 CV, nel 1986 la M635 CSi catalizzata ha una potenza di 260 CV.

Nel 1987 la 628 CSi esce dal listino mentre la 625 CSi sale a 220 CV (211 la catalizzata) e nel 1989 termina ufficialmente la produzione.

E63

Dopo 14 anni di assenza la sigla serie 6 torna a comparire su un modello della Casa bavarese. La vettura viene presentata al Salone di Francoforte del 2003 e ha il compito di rimpiazzare la serie 8 scomparsa dai listini quattro anni prima. Il design originale, realizzato da Chris Bangle, è anticipato dalla concept Z9 svelata a Francoforte 1999 e dal prototipo Z9 Convertible mostrato a Detroit 2000.

La base tecnica è simile a quella della serie 5 E60 e c’è una sola versione al lancio: la 645 Ci, dotata di un 4.4 V8 da 333 CV.

Il 2004 viene ricordato per il debutto assoluto della variante Cabrio, con capote in tela, al Salone di Detroit del 2004 e per l’arrivo in listino del 3.0 a sei cilindri da 258 CV (630 Ci). Nel 2005 la 645 Ci viene sostituita dalla 650i (4.7 V8 da 367 CV) e viene lanciata la M6 con un mostruoso 5.0 V10 da 507 CV.

Nel 2006 tocca alla M6 Cabrio mentre il restyling del 2007 vede la 630i portata a 272 CV e, per la prima volta, un motore turbodiesel: un 3.0 da 286 CV messo sotto il cofano della 635d.

IL FUTURO

A breve arriverà la Gran Coupé, una sportiva a quattro porte che sfiderà la Mercedes CLS: su questo modello il propulsore 4.4 V8 avrà 450 CV.