Honda Civic, la storia della compatta giapponese

Smartworld
di Marco Coletto

Le numerose evoluzioni della "segmento C" nipponica.

La Honda Civic è la compatta più longeva in commercio: la carriera della “segmento C” nipponica è infatti iniziata nel 1973, un anno prima della Volkswagen Golf. Il debutto nel nostro Paese risale però al 1983 con la terza generazione.

L’attuale serie, la nona, è stata svelata al Salone di Francoforte del 2011: ha uno stile che ricorda il modello precedente e una gamma motori che comprende due unità a benzina (1.4 da 100 CV e 1.8 da 142 CV) e un 2.2 turbodiesel i-Dtec da 150 CV.

In quasi trent’anni di presenza in Italia la Civic si è evoluta parecchie volte, sempre sotto il segno della tecnologia. Scopriamo insieme la sua storia.

TERZA GENERAZIONE

Nasce nel 1983, è più grande rispetto a prima ed è disponibile nelle varianti a tre porte e Shuttle, una station wagon dal tetto rialzato antesignana delle moderne monovolume. Motori da 1,2 a 1,5 litri da 55 a 100 CV e sospensioni posteriori semi-indipendenti. Nel 1985 arrivano i propulsori ad iniezione e diventa disponibile la trazione integrale.

QUARTA GENERAZIONE

Nel 1987 le dimensioni esterne aumentano (tranne che in altezza) e debutta nel nostro Paese la coupé CRX. Motori a quattro valvole per cilindro da 1,5 a 1,6 litri da 90 a 150 CV, sistema VTEC per migliorare l’efficienza e sospensioni a bracci oscillanti che permettono di ottenere una stabilità eccellente.

QUINTA GENERAZIONE

Nasce nel 1992 ed è probabilmente quella che fa più breccia nel cuore degli appassionati. Rispetto al passato è più grande ma il design è più sportivo ed aerodinamico. Debuttano le versioni quattro porte e coupé mentre la CRX si trasforma in una spider dotata di hard-top removibile.

La gamma motori comprende unità da 1,3 a 1,6 litri da 76 a 160 CV, nel 1993 gli airbag frontali diventano optional mentre nel 1994 tocca all’ABS.

SESTA GENERAZIONE

La Civic più venduta di sempre arriva nelle concessionarie nel 1996. Ha una gamma motori da 1,4 a 2 litri da 75 a 171 CV ed è disponibile in tre versioni: tre porte, coupé (con propulsori 1.6 da 105 e 126 CV) e cinque porte (quest’ultima realizzata in collaborazione con la Rover).

Il restyling del 1997 porta diverse modifiche estetiche e una nuova unità 1.8 VTEC da 169 CV mentre nel 1998 è la volta della station wagon Aerodeck.

SETTIMA GENERAZIONE

Debutta nel 2001 e gioca la carta della praticità con soluzioni che ricordano quelle di una monovolume: muso corto, tetto alto, abitacolo privo di tunnel sporgenti e leva del cambio posizionata vicino al volante.

Due versioni (la sportiva tre porte e la versatile cinque porte) e motori da 1,4 a 2 litri da 90 a 200 CV.

La scelta di adottare le sospensioni anteriori MacPherson al posto dei più raffinati quadrilateri fa storcere il naso a molti ma chi cerca il piacere di guida può rifarsi con la Type-R, dotata di un 2.0 da 200 CV.

Il 2003 è un anno importante: oltre al restyling (fendinebbia integrati nei paraurti, fari posteriori trasparenti e, su alcune versioni, le frecce negli specchietti retrovisori) viene presentata la ibrida IMA.

OTTAVA GENERAZIONE

Viene presentata al Salone di Francoforte del 2005 e sorprende tutti per il design originale e funzionale. Pur essendo più corta e più bassa di prima, infatti, ha un abitacolo e un bagagliaio tra i più ampi del segmento. Purtroppo si registra un altro passo indietro dal punto di vista tecnico visto che le sospensioni posteriori a ponte torcente prendono il posto di quelle (più sofisticate) indipendenti e offrono un comportamento stradale meno coinvolgente.

Tre le versioni disponibili: la Type-S a tre porte, la cinque porte e l’ibrida Hybrid a quattro porte, dotata di un motore 1.3 a benzina da 95 CV abbinato ad un’unità elettrica da 20 CV. La gamma dei propulsori comprende unità da 1,4 a 2 litri da 83 a 201 CV: il modello più grintoso Type-R monta un 2.0 da 201 CV.

Nel 2009 è la volta del restyling: la mascherina frontale viene impreziosita da due fori, il frontale della Type-S diventa simile a quello della Type-R e il 1.4 viene portato a 99 CV. In quello stesso anno la vettura ottiene le cinque stelle nei crash-test Euro NCAP.

L’ultimo restyling risale al 2011: oltre a qualche dettaglio estetico si segnala il frontale uguale a quello della Type-R sull’intera gamma.

IL FUTURO

Nei prossimi mesi vedremo in commercio un 1.6 turbodiesel da 120 CV. Più avanti toccherà alla variante ibrida (che stavolta dovrebbe conservare la carrozzeria della cinque porte), alla tre porte Type-S e all’aggressiva Type-R.