Kia Rio, la storia

Smartworld
di Marco Coletto

Da station wagon a piccola, l'evoluzione (e la trasformazione) dell'ultima novità proveniente dalla Corea del Sud.

La terza generazione della Kia Rio è una piccola che ha tutte le carte in regola per dare del filo da torcere alle rivali più blasonate (che rispondono ai nomi di Fiat Punto Evo, Lancia Ypsilon e Ford Fiesta). La “segmento B” coreana, presentata al Salone di Ginevra 2011 e disponibile per il momento solo a cinque porte, ha una gamma motori che comprende un 1.2 a benzina da 85 CV e due turbodiesel CRDi: 1.1 da 75 CV e 1.4 da 90 CV.

L’ultima nata del brand asiatico rinnega il proprio passato. Già, perché la Rio non è sempre stata un’auto piccola: all’inizio dello scorso decennio è stata una station wagon e una berlina a quattro porte. Scopriamo insieme la storia.

PRIMA GENERAZIONE

La Kia Rio debutta ufficialmente nel 2000: è una spaziosa familiare compatta low-cost penalizzata da finiture di bassa qualità e da motori a benzina (da 1,3 a 1,5 litri) non molto potenti.

Il restyling del 2003 porta un frontale più elegante, nuovi paraurti e una variante poco aggraziata con la coda ignorata dal pubblico italiano.

SECONDA GENERAZIONE

Al Salone di Francoforte del 2005 arriva una Rio completamente diversa. Ora è una piccola a cinque porte lunga quattro metri che punta a rubare clienti a Fiat Grande Punto, Ford Fiesta e Opel Corsa.

La gamma dei propulsori – da 1,4 a 1,6 litri da 97 a 112 CV, vede l’ingresso di unità turbodiesel.

IL FUTURO

Fra pochi mesi vedremo in commercio la versione sportiva a tre porte e non si esclude l’arrivo in listino di varianti più aggressive anche sotto il cofano.