Lexus LS, la storia dell’ammiraglia giapponese

Smartworld
di Marco Coletto

La nipponica più evoluta in commercio.

La Lexus LS non è solo un’ammiraglia: è anche l’auto giapponese più evoluta in commercio. Regina del comfort, principessa del lusso, marchesa dell’understatement e duchessa dell’affidabilità.

L’attuale generazione, la quarta, è stata presentata nel 2006 e anticipata dalla concept LF-Sh mostrata al Salone di Tokyo del 2005. Disponibile a passo corto o lungo e con trazione posteriore o integrale (variante svelata al Salone di Mosca 2008), è stata oggetto di un restyling nel 2009 contraddistinto da frecce integrate negli specchietti retrovisori, da paraurti rivisti e da nuovi cerchi in lega.

La gamma motori è composta da un 4.6 V8 a benzina da 367 e 381 CV e da un 5.0 V8 ibrido (lanciato al Salone di New York del 2006) con una potenza complessiva di 445 CV. Scopriamo insieme le evoluzioni di una delle auto più sottovalutate del mondo.

Prima generazione (1993)

La prima auto della Lexus, marchio realizzato dalla Toyota per sfidare brand blasonati come Audi, BMW e Mercedes, debutta ufficialmente nelle concessionarie italiane solo in occasione del restyling, caratterizzato da freni più grandi, da modifiche alle sospensioni e allo sterzo per migliorare il piacere di guida, da un frontale ridisegnato e da un motore 4,0 V8 da 245 CV.

Il debutto mondiale risale però al Salone di Detroit del 1989: la “berlinona” nipponica conquista immediatamente il pubblico americano (risale già al 1990 il sorpasso ai danni delle tedesche) grazie ai suoi contenuti (nessuno di questi in comune con vetture già in listino firmate Toyota). I suoi punti di forza sono il comfort e l’aerodinamica, quest’ultimo fattore consente di ridurre i consumi.

L’abitacolo è ricco di gadget tecnologici: tra gli optional c’è persino un telefono cellulare con vivavoce.

Seconda generazione (1994)

Il design è simile a quello della serie precedente mentre i contenuti sono nuovi al 90%. Tra le modifiche segnaliamo l’insonorizzazione ulteriormente migliorata, il telaio rinforzato, i freni più potenti e il peso ridotto di circa 100 chilogrammi che aumenta il piacere di guida e riduce i consumi.

Lo spazio per i passeggeri viene privilegiato (oltre tre centimetri in più di passo, quasi sette per le gambe di chi si accomoda dietro) a scapito del bagagliaio e il motore è un 4.0 V8 da 264 CV.

Il restyling del 1998 porta un cambio automatico a cinque rapporti e un propulsore più potente (284 CV) e più parco.

Il frontale è più sportivo grazie alle modifiche alla mascherina e al paraurti.

Terza generazione (2000)

Debutta al Salone di Detroit e si distingue dall’antenata per lo stile più moderno e per il motore 4.3 da 281 CV. Tra le novità del restyling del 2003 segnaliamo il nuovo cambio automatico a sei rapporti, i fari adattivi, le luci a LED e le modifiche ai paraurti.