Mercedes classe S, la storia dell’ammiraglia della Stella

Smartworld
di Marco Coletto

Le cinque generazioni dell'auto più prestigiosa di Stoccarda.

La Mercedes classe S è il modello più prestigioso della Casa della Stella. L’ammiraglia tedesca, arrivata a 40 anni di carriera, è giunta alla quinta generazione, denominata W221 e presentata al Salone di Francoforte del 2005.

Disponibile a passo corto o lungo, ha un design più imponente di quello della serie precedente e una plancia meno piena di pulsanti. Il restyling del 2009 ha portato paraurti ridisegnati, luci diurne a LED, nuovi specchietti retrovisori e il volante rivisto. La gamma motori comprende cinque unità a benzina (3.5 da 306 CV, 4.7 da 435 CV, 5.5 da 517 e 544 CV e 6.0 da 629 CV), un 3.5 ibrido da 299 CV e due turbodiesel (2.1 da 204 CV e 3.0 da 258 CV).

Scopriamo insieme l’evoluzione della “segmento F” tedesca per antonomasia.

W116 (1972)

Non è la prima ammiraglia della Casa di Stoccarda ma è la prima che porta al debutto il nome “classe S”. La vettura, svelata al Salone di Parigi con due motori al lancio (2.7 a sei cilindri, 3.5 V8), presenta sospensioni posteriori a ruote indipendenti, una scocca a deformazione programmata e una cellula dell’abitacolo più resistente.

Al Salone di Ginevra del 1973 vengono mostrate la variante a passo lungo e la 450 SE (4.5 V8): quest’ultima si aggiudica il premio di Auto dell’Anno 1974, prima e unica Mercedes a conquistare questo importante riconoscimento.

Nel 1975 è la volta della 450 SEL 6.9, dotata di un 6.8 da 286 CV, mentre nel 1979 l’ABS entra (per la prima volta su un’auto prodotta in Europa) nel listino degli optional.

W126 (1979)

Il progetto parte nel 1973 in piena crisi petrolifera e questo porta i tecnici della Stella a lavorare soprattutto sulla riduzione dei consumi: motori più efficienti e carrozzeria più aerodinamica e leggera (nonché più stretta di cinque centimetri).

Presentata al Salone di Francoforte del 1979, è la classe S con la carriera più lunga ed è la prima vettura della Stella disegnata dall’allora responsabile dello stile Bruno Sacco.

Disponibile anche nella variante a passo lungo e dotata di motori da 2,6 a 5,5 litri da 156 a 299 CV, si distingue dall’antenata per i paraurti e i fascioni in plastica.

Nel 1981 debutta la Coupé; ha un passo più corto di 9 cm e un sistema che porge al guidatore la cintura di sicurezza. Sotto il cofano si segnala l’arrivo di un nuovo 3.8 da 204 CV in lega di alluminio e il calo di potenza (da 240 a 231 CV) del 5.0.

I rapporti del cambio sono più lunghi per abbassare i consumi, l’airbag lato guida diventa optional e sul modello base 280S la trasmissione è a cinque marce.

Gli aggiornamenti del 1985 consistono in nuovi paraurti e in cerchi ridisegnati. Il 2.8 lascia spazio ad un 3.0, il 3.8 aumenta di cilindrata fino a 4.2 (con una potenza di 218 CV) e il 5.0 passa a 245 CV. Arriva la 560 SE, dotata di un 5.5 da 299 CV. Nel 1986 l’ABS diventa di serie su tutta la gamma.

W140 (1991)

Presentata al Salone di Ginevra e disponibile anche a passo lungo (+ 10 cm), è più spaziosa di prima e ha una dotazione che comprende gli specchietti retrovisori regolabili elettricamente, i tergicristalli con sensore pioggia, il climatizzatore bizona e gli airbag frontali.

La gamma motori – da 2,8 a 6 litri da 150 a 413 CV – prevede al lancio un 3.2 da 231 CV, un 4.2 da 286 CV, un 5.0 da 326 CV e un 6.0 da 408 CV. Nel 1992 arrivano la Coupé (mostrata a Detroit e caratterizzata da un frontale diverso e dal passo più corto di 12 cm) e la turbodiesel 300 SD, con un 3.5 da 150 CV.

Nel 1993 debutta il prefisso S, che precede le tre cifre che identificano la cilindrata, mentre nel 1994 è la volta del restyling: nuovi paraurti, fari modificati e modifiche estetiche alla calandra e alla coda.

Nel 1995 entrano in listino i sensori di parcheggio e l’ESP: i sensori pioggia, i fari allo xeno e gli airbag laterali diventano di serie su tutta la gamma. A Francoforte viene presentata la versione Pullman: il passo più lungo di un metro rispetto alla versione lunga consente di ospitare sei persone su tre file di sedili.

Il 1996 è l’anno in cui la S 300 Turbodiesel (3.0 da 177 CV) rimpiazza la 350 ma anche quello in cui le versioni coupé vengono ribattezzate CL. Nel 1997 viene realizzata una versione speciale per Papa Giovanni Paolo II contraddistinta da una capote che copre la parte posteriore del tetto: in quello stesso anno un esemplare “normale” è protagonista dell’incidente che mette fine alla vita della principessa Diana.

W220 (1998)

Ha un design più sportivo e filante ed è più spaziosa di prima nonostante le dimensioni esterne siano diminuite: il merito va al passo aumentato e al grande lavoro dei designer della Stella. Presentata a Parigi e dotata di una gamma motori da 2,8 a 6,3 litri da 197 a 612 CV, è considerata la peggiore classe S di tutte a causa di numerosi problemi riguardanti l’affidabilità e la qualità costruttiva.

Molto più leggera (grazie all’alluminio) e divertente da guidare della serie precedente, è ricca di “chicche” come i sedili massaggianti, le sospensioni pneumatiche, il sistema di apertura e avviamento senza chiave e il dispositivo Distronic, che regola automaticamente la distanza dal veicolo che precede,

Tre i motori al lancio: 3.2 da 224 CV, 4.3 da 279 CV e 5.0 da 306 CV.

Nel 1999 arrivano la 320 CDI con un 3.2 turbodiesel da 197 CV e la 55 AMG con un 5.4 da 360 CV.

Nel 2000 debuttano la 600 (5.8 V12 da 367 CV), la 400 CDI (4.0 turbodiesel da 250 CV), la blindata Guard e la Pullman (un metro di passo in più della versione lunga) mentre nel 2001 è la volta della 65 AMG: 5.5 V12 da 612 CV.

Il restyling del 2002 consiste in nuove prese d’aria, in fari bi-xeno, in una calandra ridisegnata, in fari posteriori rivisti e in nuovi materiali per gli interni. Per l’occasione vengono lanciate le versioni a trazione integrale 4Matic e la 55 AMG Kompressor con compressore volumetrico da 500 CV. La 320 a benzina viene rimpiazzata dalla 350 (3.7 da 245 CV), la 320 CDI passa da 197 a 204 CV e la 600 guadagna un 5.5 da 500 CV.

Nel 2003 il cambio automatico a cinque rapporti della 430 e della 500 viene rimpiazzato da una nuova trasmissione a sette rapporti e nel 2004 arriva la 65 AMG con un 6.0 V12 biturbo da 612 CV, la stessa unità montata dalle Maybach S.

IL FUTURO

La sesta generazione W222 verrà presentata molto probabilmente al prossimo Salone di Parigi. Sarà disponibile in cinque varianti (berlina, berlina a passo lungo, Pullman, Coupé e Cabrio) e avrà diverse soluzioni innovative che contribuiranno a migliorare la sicurezza come il Braking Bag, una sacca gonfiabile che si gonfia sotto l’auto per aumentare l’attrito e ridurre ulteriormente la velocità durante le frenate brusche.

Tra le altre “chicche” tecnologiche troveremo il Magic Ride Control, un sistema che attraverso una serie di telecamere adatterà il comportamento delle sospensioni alle condizioni dell’asfalto, e un cambio automatico a nove rapporti.