Opel Zafira, la storia della monovolume tedesca

Smartworld
di Marco Coletto

Tre evoluzioni, sempre sette posti.

Sette posti e tanta praticità: sono questi i due punti di forza della Opel Zafira, una monovolume compatta che da oltre dieci anni sta conquistando le famiglie numerose di tutta Europa. L’ultima generazione (la terza), denominata Tourer e presentata al Salone di Francoforte 2011, si distingue dalle precedenti per uno stile aggressivo (gruppi ottici anteriori a boomerang, nervature sulla fiancata simili a quelle della berlina Insignia) e per una maggiore praticità: le dimensioni esterne sono cresciute (4,66 metri di lunghezza anziché 4,47) e i sedili della seconda e della terza fila possono essere nascosti sotto il pavimento.

La gamma motori comprende un 1.4 turbo a benzina da 120 e 140 CV, un 1.6 EcoM a metano da 150 CV e un 2.0 turbodiesel CDTi da 110, 131 e 165 CV. Scopriamo insieme la storia di una delle auto spaziose più amate di sempre.

ZAFIRA A

Nasce nel 1999 (realizzata sul pianale della Astra) per sfidare la Renault Scénic ma offre un abitacolo più spazioso (in grado di ospitare sette persone) e più versatile (i due sedili della terza fila possono essere celati nel bagagliaio). Motori da 1,6 a 2,2 litri da 82 a 200 CV.

Alla fine del 1999 arriva un propulsore 2.0 turbodiesel da 82 CV mentre nel 2000 le versioni CD e CDX vengono ribattezzate Comfort ed Elegance, l’unità 1.8 passa da 82 a 101 CV e il 1.6 diventa Euro 4.

Nel 2001 la OPC, dotata di un 2.0 turbo da 192 CV, diventa la prima MPV sportiva della storia. Nel 2002 è la volta della versione a metano con un 1.6 da 97 CV e del 2.2 turbodiesel DTi da 125 CV.

Nel 2003 debutta il restyling: calandra con listello orizzontale, paraurti anteriore modificato, gruppi ottici rivisti, un nuovo allestimento Sport Design Edition e la OPC potenziata a 200 CV. La variante più sportiva della gamma esce dal listino nel 2004, nello stesso anno arriva la versione Fashion Line.

ZAFIRA B

Viene svelata al Salone di Ginevra del 2005 e condivide il pianale con l’Astra SW: rispetto alla serie precedente è più lunga di 15 cm, più sicura (cinque stelle nei crash test Euro NCAP) e più curata.

Motori da 1,6 a 2,2 litri da 105 a 240 CV.

Nello stesso anno a Francoforte viene presentata la EcoM a metano (1.6 da 97 CV, successivamente depotenziata a 92 CV) mentre nel 2006 tocca alla OPC, con un 2.0 da 240 CV.

Al Motor Show di Bologna del 2007 debutta il restyling: paraurti anteriori rivisti, calandra leggermente modificata e fari posteriori ridisegnati. Il motore 1.6 da 105 CV sale a quota 115 e arriva il 1.7 CDTI da 101 CV che rimpiazza il 1.9 CDTI di pari potenza.

Nel 2009 il 1.9 CDTI da 120 CV viene rimpiazzato dal 1.7 CDTI da 125 CV, arrivano la EcoM turbo da 150 CV e la 1.8 GPL-Tech da 136 CV. Nel 2010 il 1.6 a benzina da 115 CV diventa Euro 5 e nel 2011 spariscono la OPC, il 1.9 CDTI da 150 CV e la variante a GPL.

Questa versione è ancora oggi in listino con il nome One: ha due propulsori a benzina (1.6 da 115 CV e 1.8 da 140 CV), un 1.6 a metano EcoM da 150 CV e un 1.7 turbodiesel CDTI da 110 e 125 CV.

IL FUTURO

Nel corso del 2012 arriverà la variante “verde” ECOflex: monterà un 2.0 turbodiesel da 131 CV in grado di emettere solo 119 g/km di anidride carbonica. Più avanti probabilmente debutteranno una versione ibrida e, forse, un’elettrica.