Porsche 911, la storia del design

Porsche 911 GT2 RS 991 design
Smartworld
di Marco Coletto

La storia del design della Porsche 911: l’evoluzione stilistica – nel segno della tradizione – della leggendaria supercar tedesca

La Porsche 911 non è un’auto come tante: la leggendaria supercar tedesca popola da quasi 60 anni i sogni degli automobilisti di tutto il mondo ed è una delle sportive più amate e desiderate.

Scopriamo insieme la storia del design della Porsche 911: l’evoluzione stilistica (nel segno della tradizione) dell’icona di Zuffenhausen.

Porsche 911 (1963)

Per arrivare alle forme definitive (riproposte in chiave moderna ancora oggi) della Porsche 911 ci vuole molto tempo: la base tecnica della sportiva teutonica – nata per rimpiazzare la 356 – è già pronta alla fine degli anni ‘50 ma i primi prototipi realizzati da Ferdinand Alexander Porsche (figlio di Ferdinand Porsche) caratterizzati da una zona posteriore troppo sporgente non convincono del tutto.

“Butzi” vorrebbe realizzare una coupé “tutto dietro” (motore e trazione) con quattro posti veri ma per avere un design più seducente, su suggerimento del padre, opta alla fine per la formula 2+2.

La prima Porsche 911 vede la luce nel 1963 e nonostante le forme filanti e sportive è più spaziosa e confortevole della 356. Inizialmente disponibile solo nella variante coupé, basa il suo stile sull’ottimizzazione della funzione riducendo la forma all’essenziale senza compromessi.

Nel 1967 debuttano due versioni: la “quasi scoperta” Targa con roll-bar fisso e tettuccio pieghevole estraibile e la S, contraddistinta dai cerchi Fuchs a cinque razze. Due anni più tardi il passo viene allungato di 5,7 cm mentre risale al 1971 l’introduzione dello spoiler anteriore sulla S: non una scelta estetica ma una soluzione tecnica creata ad hoc per stabilizzare l’avantreno ballerino.

Nel 1972 spariscono le cromature dai listelli ornamentali e dalle cornici dei finestrini della Porsche 911: al loro posto elementi neri ideati da “Butzi” Porsche e ispirati al primo orologio Chronograph 1 disegnato per la neonata Porsche Design. Nello stesso anno è la volta della mitica Carrera S che porta in dote un curioso alettone posteriore a coda d’anatra e vistosi adesivi sulla fiancata.

Le norme statunitensi sulla sicurezza incidono pesantemente nel 1974 sul design della 911: paraurti più grandi, posizionati più in alto e con soffietti neri e – nella coda – i fari posteriori uniti da una fascia di raccordo rossa impreziosita dalla scritta Porsche rossa o nera e la targa affiancata da due grandi paracolpi in gomma.

La prima Porsche 911 Turbo del 1975 (nota anche con la sigla 930) si distingue dalle versioni “normali” della sportiva teutonica per i parafanghi posteriori allargati, per i fogli neri applicati davanti ai passaruota posteriori come protezione parasassi e per l’alettone molto accentuato con un’ampia bordatura nera in gomma dura.

L’ultima novità rilevante della prima serie della 911 risale al 1983 con l’arrivo della versione Cabriolet.

Porsche 911 (964) (1989)

Dopo 26 anni e numerose modifiche la Porsche 911 beneficia di un cambiamento profondo con la 964.

Il design esterno è simile a quello dell’antenata ma molto più aerodinamico: merito degli interventi stilistici apportati al frontale e alla coda.

Porsche 911 (993) (1994)

Con l’arrivo della Porsche 993 nel 1994 si assiste ancora una volta a un design che non tradisce i principi fondamentali introdotti nel 1963 ma con profondi cambiamenti aerodinamici: parafanghi anteriori più larghi e piatti, sparizione del labbro in gomma nero dovuta all’accorciamento del frontale e parafanghi posteriori più ampi che si estendono in modo lineare sul retro con il gruppo ottico impostato più in alto.

La famiglia dell’ultima 911 raffreddata ad aria si allarga nel 1996 con una Targa molto diversa rispetto al passato: al posto del tetto pieghevole estraibile del vistoso roll-bar troviamo un grande tetto in vetro scorrevole che scompare dietro il lunotto quando è aperto.

Porsche 911 (996) (1997)

La Porsche 996 – la prima 911 raffreddata a liquido – non è solo rivoluzionaria nella tecnica (oltre alle novità del motore c’è anche un pianale completamente nuovo) ma anche nel design.

Lo stile, però, non convince del tutto: se la linea del padiglione modificata dopo 37 anni piace non si può dire altrettanto dei fari anteriori non più tondi (troppo somiglianti a quelli montati dalla più economica Boxster) e degli interni che si discostano eccessivamente dalla tradizione.

Porsche 911 (997) (2004)

La Porsche 911 (997) del 2004 è un profondo restyling della 996 che rappresenta un piacevole ritorno al passato nello stile: i fari tornano tondi e la plancia ha un aspetto più curato.

Porsche 911 (991) (2011)

La Porsche 911 (991) del 2011 ha un pianale completamente nuovo e il design – simile a quello della 997 – non nasconde le dimensioni esterne maggiorate.

Porsche 911 (992) (2019)

Il design moderno della Porsche 911 (992) del 2019 presenta molti omaggi al passato nella coda: la zona posteriore è infatti impreziosita dai gruppi ottici uniti da una fascia e dalla presa d’aria con righe verticali.