Porsche Boxster, la storia della spider di Zuffenhausen

Smartworld
di Marco Coletto

Le tre generazioni della sportiva "entry-level" tedesca.

La Porsche Boxster è il modello più economico della gamma della Casa di Zuffenhausen. La terza generazione della spider tedesca, denominata 981, verrà presentata al prossimo Salone di Ginevra. Passo più lungo di 6 centimetri, design più filante e una gamma motori ad iniezione diretta di benzina che comprende un 2.7 da 265 CV e un 3.4 da 315 CV.

In sedici anni di carriera la supercar teutonica ha conquistato tantissimi automobilisti: scopriamo insieme la sua storia.

986 (1996)

All’inizio degli anni Novanta gli ingegneri Porsche progettano una spider “economica”: la riduzione dei costi di produzione viene ottenuta attraverso la condivisione di numerosi componenti con la sorella maggiore 911. Il modello di serie ha un design simile al prototipo presentato al Salone di Detroit del 1993 ma è più lungo di 30 cm per offrire più spazio ai due bagagliai.

La vettura ha due posti secchi, un motore centrale 2.5 da 204 CV e uno spoiler sul retrotreno che si alza a velocità superiori a 120 km/h e scende sotto gli 80 km/h. Nel 2000 arriva la S con un 3.2 da 252 CV, una nuova presa d’aria anteriore e scarichi sdoppiati mentre il propulsore della Boxster “normale” passa da 2,5 a 2,7 litri e da 204 a 220 CV.

Il restyling del 2003 porta un ulteriore aumento di potenza (Boxster 228 CV, Boxster S 260 CV), il lunotto in vetro riscaldabile anziché in plastica, modifiche ai paraurti e i fari allo xeno nell’elenco degli optional.

987 (2005)

Presentata al Salone di Parigi del 2004 si distingue dall’antenata per il design (meno legato alla 911 e ispirato maggiormente alla Carrera GT) contraddistinto dai fari ovali e dal nuovo stile utilizzato per le prese d’aria e gli scarichi. La potenza della Boxster “base” sale a 240 CV mentre quella della S (che propone a pagamento i freni carboceramici) a 280 CV grazie al nuovo sistema di fasatura delle valvole Variocam. L’abitacolo è più spazioso e la plancia ricorda quella della 911.

Nel 2007 la Boxster aumenta a 245 CV, la S passa invece ad un 3.4 da 295 CV già visto sotto il cofano della Cayman S.

Nel 2009 un leggero restyling coinvolge gli scarichi, i paraurti, i fari e gli specchietti retrovisori: la Boxster monta un 2.9 da 255 CV e la S un 3.4 ad iniezione diretta da 310 CV. Tra gli optional segnaliamo il differenziale autobloccante meccanico ed il cambio automatico a doppia frizione PDK.

La Boxster Spyder, la Porsche più leggera in commercio, viene svelata al Salone di Los Angeles del 2009. 320 CV di potenza anziché 310 e un peso ridotto di 80 kg: merito dell’eliminazione della capote elettrica, del climatizzatore, dell’impianto audio e delle leve apriporta e di una serie di soluzioni “light” come le portiere in alluminio, i cerchi alleggeriti e i sedili sportivi a guscio. Il piacere di guida è garantito dal differenziale autobloccante di serie, dall’assetto ribassato di 2 cm e dallo spoiler posteriore fisso.