Acura MDX, la storia della SUV giapponese

Smartworld
di Marco Coletto

L'evoluzione della 4x4 "premium" di Honda, non commercializzata nel nostro Paese

La Acura MDXSUV media “premium” del marchio di lusso del gruppo Honda – non è commercializzata nel nostro Paese mentre negli USA rappresenta una via di mezzo tra la RDX e la ZDX.

La terza generazione denominata YD3 – quella attualmente in listino – viene svelata ufficialmente al Salone di New York del 2013. Disponibile a trazione anteriore o integrale, ha un design ispirato alla concept mostrata a Detroit nello stesso anno e l’unico motore disponibile è un 3.5 V6 ad iniezione diretta di benzina da 294 CV. Scopriamo insieme la storia delle sue antenate.

Acura MDX YD1 (2000)

La prima serie della Acura MDX, conosciuta con la sigla YD1, viene lanciata nel 2000. Realizzata sulla stessa base della berlina Accord e disponibile esclusivamente a trazione integrale, può accogliere sette passeggeri e monta un motore 3.5 V6 a benzina da 245 CV.

In occasione del restyling del 2003 – caratterizzato dal frontale modificato, dal cambio rivisto e dai cerchi in lega ridisegnati – la potenza del propulsore sale a quota 269 CV.

Acura MDX YD2 (2006)

La Acura MDX YD2 – seconda evoluzione della Sport Utility giapponese – debutta nel 2006. Il design – più aggressivo – deriva da un prototipo mostrato al Salone di New York dello stesso anno mentre il passo allungato consente di aumentare lo spazio a disposizione dei passeggeri.

Dotata di un motore 3.7 V6 da 305 CV e della trazione integrale, beneficia di un restyling nel 2010 che porta una nuova mascherina, un cambio inedito e una dotazione di serie più ricca. Grazie a queste modifiche la MDX diventa la Acura più venduta negli Stati Uniti.