Dalla 50 alla A1, la storia delle piccole Audi

Smartworld
di Marco Coletto

I quattro anelli in formato ridotto

Le piccole Audi non hanno mai avuto un grande successo e solo la A1, presentata nel 2010, sembra aver invertito questa tendenza. Il modello “entry-level” dei quattro anelli – disponibile nelle varianti a tre e a cinque porte (Sportback), ha una gamma motori (tutti sovralimentati ad iniezione diretta) che comprende tre unità a benzina TFSI (1.2 da 86 CV e 1.4 da 122 e 185 CV) e tre turbodiesel TDI (1.6 da 90 e 105 CV, 2.0 da 143 CV).

Nata per sfidare la Mini e con un design simile alla Concept Metroproject quattro mostrata al Salone di Tokyo del 2007, ha un pianale condiviso con la Volkswagen Polo e sta conquistando giovani automobilisti in tutta Europa. Scopriamo insieme la storia del modelli che l’hanno preceduta, tecnicamente validi ma poco capiti dal pubblico.

50 (1974)

Ha solo tre porte e due motori da 0,9 (40 CV) e 1,1 litri (50 o 60 CV). Non riesce a fare breccia nei cuori degli automobilisti, a differenza della gemella più economica uscita sul mercato l’anno dopo: una certa Volkswagen Polo

Nel 1977 arriva un 1.3 da 60 CV mentre l’addio alle scene risale al 1978.

A2 (1999)

Dopo un ventennio il brand tedesco torna a riproporre una “baby”: una piccola monovolume rivale della Mercedes classe A con uno stile ispirato alla concept Al2 mostrata al Salone di Francoforte del 1997.

Offre tanto spazio ai passeggeri e alle valigie ma le novità più importanti riguardano la tecnica: il cofano è chiuso e solo la calandra è apribile per poter controllare e cambiare l’olio e per riempire il serbatoio del liquido lavavetro mentre la carrozzeria interamente in alluminio consente di ridurre il peso e i consumi di carburante.

Tra i motori presenti nella gamma – da 1,2 a 1,6 litri da 61 a 110 CV – il più interessante è indubbiamente il 1.2 turbodiesel TDI, capace di far percorrere alla vettura 33,3 km/l. Merito dell’elevata aerodinamica, del peso ulteriormente ridotto, del sistema “start&stop” e della rapportatura lunga del cambio.

La vettura si rivela un flop, principalmente a causa del prezzo di listino troppo elevato, e la situazione non migliora nemmeno con il leggero restyling del 2004, che porta una finta griglia frontale e una gamma colori rinnovata.

IL FUTURO

Nei prossimi mesi debutterà la A1 quattro: 333 esemplari dotati di trazione integrale e di un motore 2.0 sovralimentato ad iniezione diretta di benzina da 256 CV. Nel 2013 non si esclude invece l’arrivo della A1 e-tron: un’elettrica ad autonomia estesa con un propulsore ad emissioni zero supportato da un’unità Wankel.

Le novità non sono finite: sempre nel 2013 arriverà in listino la seconda generazione della piccola monovolume A2.

Il design sarà pressoché identico a quello della concept elettrica svelata a Francoforte 2011.