Audi A5, la storia della sportiva di Ingolstadt

Smartworld
di Marco Coletto

Sportività, qualità e divertimento

L’Audi A5 è in commercio da soli cinque anni eppure è già una delle sportive più amate dagli italiani (e non solo). Realizzata sul pianale della berlina A4 e disegnata dal nostro Walter De Silva, viene presentata al Salone di Ginevra del 2007 e rappresenta il ritorno della Casa dei quattro anelli nel segmento delle coupé eleganti.

Disponibile a trazione anteriore o integrale, ha una gamma motori al lancio che comprende due unità a benzina (3.2 da 266 CV e 4.2 da 354 CV) e due turbodiesel TDI (2.7 da 190 CV e 3.0 da 239 CV). Nel 2008 arrivano altri tre propulsori a ciclo Otto: un 1.8 da 170 CV e un 2.0 da 180 e 211 CV.

Nel 2009 debuttano le varianti Cabrio e Sportback (a cinque porte), il 1.8 passa da 170 a 160 CV, la potenza del 3.2 scende a quota 265 CV e viene lanciato il 2.0 turbodiesel TDI da 143 e 170 CV. La S5 Cabrio monta un 3.0 da 333 CV.

Il 2010 è l’anno in cui compare in listino la RS5, con un 4.2 da 450 CV, e anche la S5 Coupé guadagna il 3.0 da 333 CV della Cabrio. Il restyling del 2011 (che porta qualche modifica al frontale e ai gruppi ottici) svelato al Salone di Francoforte coincide con parecchi cambiamenti: il 1.8 torna a 170 CV, sparisono il 2.0 da 180 CV, il 3.2 da 265 CV e il 2.0 TDI da 143 CV, il 2.0 TDI da 170 sale a 177 CV e il 3.0 TDI da 239 CV viene rimpiazzato da due unità, una da 204 CV e una da 245 CV. Anche per la S5 Sportback, infine, arriva il “tre litri”.

Nel 2012 segnaliamo invece l’arrivo di un 3.0 a benzina da 272 CV e il ritorno del 2.0 TDI da 143 CV. La gamma motori attuale comprende cinque unità a benzina (1.8 da 170 CV, 2.0 da 211 CV, 3.0 da 272 e 333 CV e 4.2 da 450 CV) e quattro turbodiesel TDI: 2.0 da 143 e 177 CV e 3.0 da 204 e 245 CV.