Peugeot, la storia a quattro ruote

Smartworld
di Marco Coletto

203 anni di attività, oltre 130 nel settore auto

La Peugeot nasce ufficialmente nel 1810 ma inizia ad occuparsi di automobili intorno al 1890. In oltre 120 anni di vita la Casa francese ha conquistato tantissimi clienti grazie alla qualità dei suoi prodotti e alle sue numerose vittorie sportive. Scopriamo insieme la storia del brand transalpino.

Peugeot: la storia

La Peugeot inizia la propria attività nel 1810: all’epoca è una società dotata di una fonderia e un laminatoio specializzata nella produzione di componenti in metallo e successivamente si converte alla realizzazione di biciclette. Intorno alla fine del XIX secolo Armand Peugeot intuisce le potenzialità dell’automobile e nel 1889 realizza quattro tricicli mossi da un motore a vapore che vengono mostrati all’Esposizione Universale di Parigi.

La prima auto Peugeot

La prima automobile del Leone dotata di un motore a combustione interna è la Type 2 del 1890: dotata di un propulsore bicilindrico Daimler da 565 cc assemblato su licenza in grado di generare una potenza di 2 CV, raggiunge una velocità massima di 18 km/h. La Type 3 del 1891 è invece la prima autovettura a circolare in Italia, acquistata il 2 gennaio 1893 da Gaetano Rossi, presidente della Lanerossi.

Il primo successo sportivo e il primo motore

La Parigi-Rouen del 1894 è universalmente riconosciuta come la prima gara automobilistica della storia: una Peugeot Type 5 guidata da Albert Lemaître si aggiudica il primo premio inaugurando una lunga serie di vittorie della Casa transalpina nel motorsport.

Nel 1897 il marchio francese realizza il suo primo motore “fatto in casa”: un 2.0 a quattro cilindri che viene montato sulla Type 18.

Gli inizi del XX secolo

Nel 1905 viene lanciata la piccola Peugeot Bebé, realizzata in collaborazione con Ettore Bugatti, mentre nel 1913 – grazie a Jules Goux – la Casa del Leone diventa il primo brand non statunitense ad aggiudicarsi la prestigiosa 500 Miglia di Indianapolis. Il successo viene bissato nel 1916 con il pilota britannico Dario Resta.

Gli anni Venti e Trenta

Nella seconda metà degli anni Venti la Casa del Leone inizia ad effettuare esperimenti sui motori diesel e nel 1929 lancia la 201, la prima automobile della storia del brand ad adottare il sistema di denominazione a tre cifre con lo zero in mezzo.

Il decennio successivo per la Peugeot è invece caratterizzato da modelli con forme aerodinamiche. Da segnalare – inoltre – l’invenzione del tetto rigido ripiegabile, introdotto sulla 402 Eclipse e tornato di moda all’inizio del XXI secolo.

La Seconda Guerra Mondiale e il dopoguerra

Durante la Seconda Guerra Mondiale il marchio francese realizza la VLV, una vettura elettrica prodotta in meno di 400 esemplari costruita per rispondere alla scarsità di petrolio. Lunga poco più di due metri e mezzo, può raggiungere una velocità massima di 30 km/h.

Nel 1948 è la volta della 203, la prima Peugeot monoscocca, mentre nel 1955 tocca alla 403, la prima disegnata da Pininfarina nonché il primo veicolo della Casa transalpina – dal 1959 – dotato di un motore diesel.

Gli anni Sessanta e Settanta

La 204 del 1965 è la prima vettura del Leone a trazione anteriore e l’anno successivo il marchio d’Oltralpe sigla un accordo con la Renault per la realizzazione di propulsori in comune. La 504 del 1968 si aggiudica nel 1969 il prestigioso riconoscimento di Auto dell’Anno.

La Peugeot 104 del 1972 – prima utilitaria del brand – riscuote un buon successo di pubblico e due anni più tardi la Casa francese rileva la Citroën, all’epoca in crisi finanziaria.

Nel 1975 debutta l’ammiraglia 604 – prima auto europea dotata di un motore turbodiesel – mentre nel 1978, anno dell’accordo con la Fiat per la produzione di veicoli commerciali, è la volta dell’acquisizione dei marchi Simca e Talbot.

Gli anni Ottanta e Novanta

Gli anni Ottanta si aprono alla grande con il lancio, nel 1983, della piccola 205: la vettura conquista immediatamente il pubblico e si rivela anche imbattibile nelle corse visto che tra il 1985 e il 1988 riesce a vincere quattro Mondiali Rally – due Piloti (con Timo Salonen e Juha Kankkunen) e due Costruttori – e due Parigi-Dakar con Ari Vatanen e Kankkunen. La 405 del 1987 viene nominata Auto dell’Anno nel 1988 e grazie a Vatanen conquista una Pikes Peak e due Parigi-Dakar nel 1989 e nel 1990.

La prima metà degli anni Novanta vede Peugeot cimentarsi con le auto spaziose come la monovolume 806 e la multispazio Ranch e con la 24 Ore di Le Mans (vinta con la 905 nel 1992 e nel 1993). La 206 del 1998 ripete i successi della 205 alle voci “immatricolazioni” e “motorsport”: cinque Mondiali Rally – due Piloti con Marcus Grönholm e tre Costruttori – tra il 2000 e il 2002.

Il XXI secolo

Gli anni Duemila si aprono con tante novità: l’accordo con Ford per la realizzazione di motori diesel e il lancio di due vetture che portano tanti profitti alla Casa francese. La piccola coupé-cabriolet 206 CC ripropone la formula del tetto rigido ripiegabile introdotta proprio dal brand transalpino negli anni Trenta mentre la compatta 307 viene nominata Auto dell’Anno nel 2002.

Intorno alla metà dello scorso decennio arriva un altro accordo – questa volta con BMW – per i propulsori a benzina, viene lanciata la poco apprezzata piccola monovolume Peugeot 1007 (dotata di porte anteriori scorrevoli) mentre poco dopo arrivano due SUV: la 4007, gemella della Mitsubishi Outlander, del 2007 e la 3008 del 2008.

Nel 2009 la 908 diesel vince la 24 Ore di Le Mans.

Tra i modelli più interessanti dell’attuale decennio (in cui spicca l’accordo firmato con General Motors nel 2012) si segnalano l’originale coupé RCZ, la berlina 508 e la piccola 208, che nel 2013 ottiene il record al Pikes Peak con Sébastien Loeb.