Dalla Colorale alla Talisman, la storia delle “altre” berline Renault

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Non solo Laguna: l'evoluzione delle "segmento D" della Régie

Quando si parla di berline Renault il primo pensiero va subito alla Laguna (già analizzata quattro anni fa): eppure dal secondo dopoguerra a oggi la Casa francese ha realizzato altre “segmento D” altrettanto valide.

L’ultima creazione della Régie, la Talisman, è già disponibile nella variante a quattro porte e sarà presto affiancata dalla versione station wagon: realizzata sullo stesso pianale della monovolume Espace, ha una gamma motori composta da quattro 1.6 sovralimentati (due benzina da 150 e 200 CV e due diesel dCi da 131 e 160 CV). Scopriamo insieme la storia delle antenate di questo modello (Laguna esclusa, ovviamente).

Renault Colorale (1950)

La Renault Colorale – nome derivato dall’unione tra le parole “coloniale” e “rurale” – nasce nel 1950 con l’obiettivo di sedurre agricoltori alla ricerca di un mezzo spazioso, robusto e affidabile. Disponibile in quattro varianti di carrozzeria (station wagon a due e quattro porte, furgone e pick-up) e dotata di trazione posteriore o integrale, presenta forme tondeggianti ma fatica a trovare clienti in quanto troppo spartana.

Il motore al lancio – un vecchio 2.4 da 49 CV già adottato prima della Seconda Guerra Mondiale dalla Primaquatre e dalla Vivaquatre – viene rimpiazzato nel 1953 da un più brillante 2.0 da 58 CV derivato da quello montato dalla Frégate.

Renault 12 (1969)

La Renault 12, mostrata al Salone di Parigi del 1969, è una via di mezzo tra la 8 e la 16: un veicolo dal design tradizionale destinato ad essere venduto in tutto il mondo. Disponibile inizialmente solo a quattro porte, non è molto evoluta tecnicamente: se è vero che la trazione è anteriore (un elemento abbastanza innovativo per l’epoca) è altrettanto vero che il retrotreno – per contenere i costi – è ad assale rigido.

La berlina transalpina viene lanciata con un motore 1.3 da 54 CV: la gamma si amplia nel 1970 con il debutto della station wagon e della sportiva Gordini, dotata di un propulsore 1.6 da 125 CV preso in prestito dalla 16 TS.

Nel 1972 è la volta della variante TS, che monta lo stesso 1.3 da 64 CV con carburatore doppio corpo della 15 TL.

Nel 1974 (anno dell’addio alle scene della Gordini) debuttano la Renault 12 Break, variante familiare, e il cambio automatico a tre rapporti. Il restyling dell’anno successivo porta invece modifiche al frontale (mascherina in plastica nera e nuovo logo della Régie) e alla coda (gruppi ottici più grandi).

Il 1977 è l’anno in cui sbarca in listino un 1.3 da 50 CV, nel 1978 spariscono le TS e le versioni automatiche mentre nel 1979 l’unico motore ancora in commercio è il 1.3 da 54 CV.

Renault 18 (1978)

La Renault 18, presentata al Salone di Ginevra del 1978, sostituisce la 12 ma si posiziona a metà strada tra quest’ultima e la 16. Assale posteriore rigido (ancora una volta), design tradizionale e due motori al lancio: un 1.4 da 64 CV e un 1.6 da 79 CV.

Un anno dopo, sempre a Ginevra, debutta la station wagon Break mentre risale al 1980 il lancio della Diesel – dotata di un propulsore 2.1 da 67 CV – e della Turbo (1.6 da 110 CV). In occasione del (leggerissimo) restyling del 1982 la potenza del 1.6 scende a 73 CV, cresce la cavalleria della Turbo (125 CV) e il 1.6 da 79 CV viene sostituito da una più brillante unità da 96 CV.

La Renault 18 4×4 a trazione integrale (disponibile solo familiare) sbarca in listino nel 1983: nello stesso anno il 1.6 da 96 CV viene rimpiazzato da un 2.0 da 104 CV e il 2.1 a gasolio, grazie alla sovralimentazione, sale fino a quota 88 CV. Nel 1986 la berlina della Régie abbandona il mercato europeo, tre anni più tardi sparisce anche dalle concessionarie francesi.

Renault 21 (1986)

La Renault 21 viene svelata ufficialmente al Salone di Ginevra del 1986 e si distingue dall’antenata per un design più moderno e più aerodinamico e per l’addio all’assale posteriore rigido. Quattro i motori al lancio: due a benzina (1.7 da 88 CV e 2.0 da 118 CV) e due 2.1 a gasolio da 65 e 88 CV.

Nel 1987, in concomitanza con la presentazione della station wagon Nevada (disponibile anche a sette posti), arriva la versione sportiva Turbo dotata di un 2.0 sovralimentato da 175 CV mentre risale all’anno seguente il debutto di un 1.4 da 69 CV.

Nel 1989, in occasione di un restyling che porta un’inedita variante a cinque porte e un frontale simile a quello della Turbo, la gamma propulsori beneficia di numerosi cambiamenti: arrivano due 1.7 da 90 e 93 CV, tre 2.0 da 118, 135 e 139 CV e la potenza dell’unità aspirata diesel sale fino a quota 72 CV. L’anno seguente il due litri a benzina meno potente lascia spazio ad un secondo turbo da 162 CV mentre nel 1991 ad andarsene dal listino è il 1.7 da 88 CV.

Il 1992 è l’anno nel quale la gamma motori della Renault 21 si arricchisce con l’arrivo di un 2.1 diesel da 69 CV, nel 1993 restano invece solo tre unità a ciclo Otto (1.7 da 93 CV e 2.0 da 135 e 162 CV). Nel 1994 la variante berlina abbandona il listino insieme ai 2.0 a benzina e al 2.1 diesel da 72 CV.