Chevrolet Corvette, la storia della supercar americana

Smartworld
di Marco Coletto

I 60 anni di evoluzione della sportiva "yankee"

Difficile trovare una supercar più razionale della Chevrolet Corvette: da 60 anni la sportiva americana rappresenta una scelta di sostanza per chi cerca il massimo delle prestazioni senza sborsare le cifre astronomiche necessarie per portarsi a casa le rivali europee.

La settima generazione – denominata C7 e presentata al Salone di Detroit del 2013 – debutterà fra qualche settimana in listino: disponibile in due varianti (coupé e convertibile), monta un motore 6.2 V8 da 461 CV e si differenzia dalle serie precedenti per uno stile più aggressivo. Scopriamo insieme la storia di una delle auto “yankee” più cattive in commercio.

Chevrolet Corvette C1 (1953)

La prima generazione della Chevrolet Corvette – conosciuta con la sigla C1 – nasce per offrire al pubblico americano una sportiva a basso prezzo: una tipologia di vettura già apprezzata in Europa ma non ancora negli States.

Il modello di serie, disegnato da Harley Earl e anticipato da una concept mostrata pochi mesi prima a New York, è una spider caratterizzata da una carrozzeria in fibra di vetro: un materiale più facile da trovare rispetto all’acciaio, ancora razionato dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Le prestazioni della Chevrolet Corvette C1 non sono adeguate: il motore è infatti un 3.9 a sei cilindri da 150 CV derivato da un’unità in uso sui veicoli commerciali e abbinato ad un lento cambio automatico a soli due rapporti. Senza dimenticare i freni (a tamburo) poco potenti.

Il pubblico non apprezza – complice anche il prezzo elevato e le infiltrazioni d’acqua nella capote – ma le vendite iniziano a salire nel 1955 (anno in cui – in concomitanza con l’aumento della potenza del V6 a 155 CV – viene migliorata la qualità del tetto in tela e vengono effettuate alcune modifiche estetiche) grazie all’ingegnere Zora Arkus-Duntov, che introduce nell’elenco degli optional il primo propulsore V8 firmato Chevrolet dal 1919 (un 4.3 da 195 CV) e una trasmissione manuale a tre marce.

Nel 1956 la potenza del motore della Chevrolet Corvette C1 aumenta fino a quota 240 CV mentre nel 1957 viene incrementata la cilindrata (a 4,6 litri, fino a 283 CV) e debuttano un innovativo sistema di iniezione e il cambio manuale a quattro marce.

Profondi cambiamenti estetici (doppi fari anteriori e più cromature) vengono effettuati nel 1958, anno in cui viene proposta l’unità 4.6 portata fino a 290 CV, e nel 1960 – quando la potenza arriva a quota 315 CV – viene lanciata una nuova griglia frontale più pronunciata.

I doppi fari posteriori, ancora oggi elemento distintivo della Chevrolet Corvette, vengono introdotti sulla C1 nel 1961.

Nel 1962 arriva invece un 5.4 V8 in grado di generare potenze fino a 360 CV.

Chevrolet Corvette C2 (1963)

La C2 è la prima Chevrolet Corvette disponibile anche coupé. La variante chiusa,  conosciuta con il nome Sting Ray, è un vero capolavoro di design caratterizzato dai fari anteriori a scomparsa, dall’assenza di uno sportello per accedere al vano bagagli e, soprattutto, da un originale lunotto posteriore diviso in due parti.

Il motore al lancio è un 5.4 V8 in grado di generare fino a 360 CV mentre il comportamento stradale è penalizzato dalle sospensioni posteriori con molle a balestra.

La Chevrolet Corvette C2, più leggera della generazione precedente, viene modificata pesantemente nell’estetica l’anno successivo al lancio (quando la potenza del propulsore viene portata a 375 CV): spariscono le due vistose prese d’aria sul cofano e, soprattutto, il lunotto separato (poco pratico per via della carenza di visibilità nonché poco apprezzato dal pubblico dell’epoca).

Nel 1965 i quattro freni a disco diventano di serie ed entra in listino un 6.5 V8 da 425 CV mentre nel 1966 – anno in cui viene leggermente rivisto il frontale – è la volta di un possente 7.0 V8 da 425 CV (portato fino a quota 435 l’anno seguente in concomitanza con altre modifiche aerodinamiche).

Chevrolet Corvette C3 (1967)

La Chevrolet Corvette C3 ha molti elementi in comune con la serie precedente ma si distingue per un design più ricco di curve, ispirato alla concept Mako Shark II disegnata da Larry Shinoda due anni prima.

Due le varianti di carrozzeria: spider e coupé. Quest’ultima permette però di rimuovere i pannelli del tetto e il lunotto posteriore. La gamma motori – composta esclusivamente da V8 – comprende al lancio un 5.4 con potenze fino a 350 CV e un 7.0 in grado di raggiungere 435 CV.

Nel 1969 il 5.4 della Chevrolet Corvette C3 viene rimpiazzato da un 5.7 di pari potenza mentre nel 1970 – anno in cui il cambio manuale a tre marce viene sostituito da una trasmissione a quattro rapporti – il 7.0 lascia spazio ad un possente 7.4 con potenze fino a 450 CV.

I paraurti anteriori in plastica debuttano nel 1973, seguiti l’anno dopo da quelli posteriori.

Nel 1975 la versione Convertible abbandona le scene e nel 1980, solo in California, arriva un propulsore 5.0 V8 da 180 CV.

Chevrolet Corvette C4 (1983)

Al momento del lancio la Chevrolet Corvette C4 conquista immediatamente il pubblico: merito, soprattutto, dello stile moderno. Il motore al lancio è un 5.7 V8 da 205 CV, rimpiazzato l’anno successivo da un’unità di pari cilindrata da 230 CV.

Nel 1986 torna, dopo ben undici anni di assenza dalle scene, la versione scoperta Convertible mentre risale al 1987 la sportiva Callaway a doppia sovralimentazione da 345 CV.

La Chevrolet Corvette C4 35th Anniversary – caratterizzata dalla vernice bianca utilizzata per la carrozzeria, per i cerchi e per gli interni – viene presentata nel 1988 e nel 1990 è la volta della cattivissima ZR-1 da 375 CV (200 disponibili sempre, i restanti abilitati da una speciale chiave di sicurezza).

Il 1992 è l’anno di un nuovo 5.7 da 300 CV, nel 1993 arriva la 40th Anniversary (contraddistinta da tonalità di rosso all’esterno e all’interno).

Chevrolet Corvette C5 (1996)

La Chevrolet Corvette C5 rappresenta un grosso passo in avanti rispetto alla generazione precedente, sia dal punto di vista estetico che da quello tecnico. Il motore, completamente nuovo, è un 5.7 V8 da 345 CV.

Disponibile inizialmente solo coupé, viene affiancata l’anno seguente dalla versione scoperta Convertible e nel 1999 da una variante hardtop. Nel 2001 – anno del debutto del sistema head-up display (che proietta le informazioni principali della strumentazione sul parabrezza) – tocca alla sportiva Z06 da 385 CV.

Chevrolet Corvette C6 (2004)

La C6 è la prima Chevrolet Corvette dal 1962 ad avere i fari anteriori a vista. Più compatta della serie precedente e in grado di offrire un piacere di guida paragonabile alle supercar europee, monta al lancio un motore 6.0 V8 da 400 CV.

La “cattiva” versione Z06 – dotata di un 7.0 V8 da 505 CV – arriva nel 2005 mentre nel 2008 il sei litri viene sostituito da un 6.2 da 430 CV.

La C6 ZR1 è la Chevrolet Corvette più aggressiva mai prodotta: monta un possente motore 6.2 V8 da 647 CV, raggiunge una velocità massima di 330 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 3,4 secondi.