Dalla Juvaquatre alla Fluence: storia delle compatte Renault sorelle della Mégane

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L'evoluzione delle "segmento C" della Régie

La storia delle compatte Renault non si limita alla Mégane (la cui evoluzione è stata raccontata due anni fa). Dagli anni Trenta la Casa francese ha saputo conquistare i clienti europei con una serie di proposte interessanti.  

Nel listino attuale troviamo la Fluence Z.E. elettrica, presentata al Salone di Francoforte 2009: nel nostro Paese la variante con la coda della “segmento C” della Régie è disponibile esclusivamente con un motore ad emissioni zero da 95 CV. Scopriamo insieme le sue antenate.

Renault Juvaquatre (1937)

La Renault Juvaquatre, prima compatta moderna del marchio transalpino, viene presentata al Salone di Parigi del 1937. Disponibile inizialmente solo nella variante a due porte, viene affiancata in seguito da una versione furgonata, da una a quattro porte, da una coupé e da una station wagon.

Il motore al lancio è un 1.0 quattro cilindri a benzina da 23 CV mentre la familiare adotta la stessa unità 750 della 4CV. Nel 1956 è invece la volta del propulsore 850 da 26 CV della Dauphine.

Renault 4CV (1947)

La 4CV del 1947 – svelata a Parigi nel 1946 – è una delle auto più rilevanti della storia Renault, la prima vettura francese ad essere venduta in oltre un milione di esemplari. Disponibile solo a quattro porte (quelle anteriori con apertura controvento), monta un motore (montato posteriormente) da 760 cc e 17 CV.

Nel 1948 debuttano le versioni Décapotable (con tetto apribile in tela) e Commerciale (destinata al trasporto merci) e i vetri posteriori scorrevoli e nel 1950 – in concomitanza con l’arrivo del nuovo motore 750 da 18 CV – è la volta dei gruppi ottici posteriori più ampi.

Renault Dauphine (1956)

L’erede della 4CV, la Renault Dauphine (presentata al Salone di Ginevra del 1956), si differenzia dall’antenata per l’abitabilità migliorata e per il motore – 850 a quattro cilindri da 27 CV (36 per la versione sportiva Gordini, introdotta due anni più tardi) – più vivace.

Poco affidabile e piena di problemi riguardanti la ruggine, conquista svariati successi sportivi tra cui il Rally di Monte Carlo del 1958 con Guy Monraisse. Nel 1961 viene svelata la versione lussuosa Ondine e l’anno successivo tocca all’allestimento 1093.

Renault 8 (1962)

La Renault 8 del 1962 rappresenta un grosso passo in avanti rispetto alla Dauphine: monta un pianale più evoluto impreziosito dalla presenza di ben quattro freni a disco e un motore (sempre posteriore, come la trazione) 1.0 da 44 CV con testata in alluminio.

Comoda nei lunghi viaggi ma penalizzata da un bagagliaio anteriore non troppo capiente, ha una gamma che viene ampliata nel 1964 con l’arrivo della Major, dotata di un propulsore 1.1 da 50 CV. Nello stesso anno tocca alla “cattiva” Gordini da 90 CV (capace di vincere per tre volte consecutive, tra il 1964 e il 1966, il Tour de Corse), rimpiazzata nel 1967 da un 1.250 da ben 101 CV.

Nel 1968 è la volta della S, con un 1.1 da 60 CV e simile nello stile alla Gordini.

Renault 10 (1965)

La Renault 10 non è altro che una versione ingrandita della 8, contraddistinta da finiture più curate, da un bagagliaio più ampio e da un motore – 1.1 da 50 CV – più brioso di quello montato dalla 8 “entry-level”. Il restyling del 1967 porta un frontale meno originale mentre la versione Major – introdotta due anni più tardi – ospita sotto il cofano lo stesso 1.3 da 52 CV della sorella maggiore 12.

Renault 6 (1968)

La 6, nel 1968, rivoluziona il segmento delle compatte Renault: dotata di trazione (e motore) anteriore e costruita sullo stesso pianale della sorella minore 4, offre un elevato livello di versatilità. Il propulsore è un 850 da 38 CV, che viene affiancato nel 1970 dal 1.1 della 8. Il restyling del 1974 porta un frontale più moderno.

Renault 14 (1976)

Pur essendo nata nel 1976 la Renault 14 sembra un’auto degli anni ’80: merito di un design moderno non molto capito all’epoca. Il motore al lancio è un 1.2 da 58 CV.

Nel 1978 debutta la versione TS da 69 CV e nello stesso anno – in concomitanza con un restyling che porta qualche leggera modifica al frontale – arriva un 1.4 da 70 CV, affiancato nel 1982 da un’unità di pari cilindrata da 60 CV.

Renault 9 (1981)

Con la Renault 9 – compatta a tre volumi svelata al Salone di Francoforte del 1981 e nominata Auto dell’Anno nel 1982 – la Casa francese punta a conquistare il mondo con un modello venduto anche negli USA. Contraddistinta da un design poco originale ma anche da una buona abitabilità e da un bagagliaio ampio, è la prima auto nella storia della Régie a montare il motore in posizione trasversale.

La gamma motori al lancio comprende tre unità a benzina: un 1.1 da 48 CV e un 1.4 da 60 e 72 CV.

Poco dopo debutta un 1.6 diesel da 55 CV mentre nel 1984 è la volta di un 1.7 a benzina da 82 CV. Il restyling del 1985 porta un frontale rinnovato (con gruppi ottici sdoppiati), la versione Turbo (1.4 da 105 CV) e l’aumento di potenza – da 60 a 68 CV – del 1.4 aspirato “base”.

La Renault 9 beneficia di un ulteriore lifting nel 1986 (macherina liscia, paraurti rivisti e plancia ridisegnata): il propulsore 1.2 da 55 CV rimpiazza il 1.1, il 1.7 passa da 82 a 90 CV e la potenza della Turbo sale fino a 115 CV.

Renault 11 (1983)

La versione con portellone della 9, disponibile a tre e a cinque porte, debutta due anni più tardi rispetto alla sorella con la coda e presenta già i gruppi ottici anteriori sdoppiati. Il design è più originale (nella zona posteriore spicca un ampio lunotto) e la plancia ha uno stile più moderno.

I motori della Renault 11 al lancio sono gli stessi della 9: 1.1 da 48 CV e 1.4 da 60 e 72 CV mentre pochi mesi dopo il debutto arriva un 1.7 da 82 CV. Nel 1984 è la volta della 1.6 diesel da 55 CV e della Turbo (1.4 da 105 CV) e risale al 1985 il restyling (mascherina piatta e interni rivisti): motore 1.4 da 68 CV che rimpiazza le precedenti unità da 60 e 72 CV, 1.7 salito a 90 CV e 1.4 Turbo portato a 115 CV.

Renault 19 (1988)

L’ultima compatta realizzata dalla Régie prima del lancio della Mégane punta tutto sulla qualità e ci riesce talmente bene da risultare alla fine degli anni Ottanta la straniera più venduta in Germania. La gamma motori al lancio di questa vettura, disponibile inizialmente a tre e a cinque porte, comprende tre unità a benzina (1.2 da 55 CV, 1.4 da 80 CV e 1.7 da 90 CV) e un 1.9 diesel da 64 CV.

Nel 1989 debutta la versione a tre volumi della Renault 19 – denominata Chamade – e nello stesso anno arriva il 1.7 catalizzato da 93 CV.

La sportiva 16V – dotata di un 1.8 da 140 CV – risale al 1990 mentre nel 1991 tocca alla scoperta Cabriolet.

Il restyling del 1992 porta un frontale più aggressivo, una coda impreziosita dai gruppi ottici collegati tra loro da un elemento in plastica e parecchie novità ai motori. Entra in listino un 1.9 turbodiesel da 90 CV, i 1.7 vengono rimpiazzati da un 1.8 da 93 e 110 CV e si registrano un paio di cali di potenza dovuti alla presenza della marmitta catalitica: il 1.2 da 60 a 58 CV e la 16V da 140 a 137 CV.