Dalla Continental R alla Continental GT, la storia delle coupé moderne Bentley

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Eleganza e prestazioni in puro stile "british"

Eleganza e prestazioni: sono queste, da sempre, le caratteristiche che contraddistinguono le coupé Bentley. Dagli anni Novanta ad oggi la Casa britannica ha lanciato una serie di supercar tanto lussuose quanto performanti, sportive di razza utilizzabili tranquillamente tutti i giorni.

La seconda generazione della Continental GT – il modello attualmente in listino – viene presentato al Salone di Parigi del 2010 e debutta nelle nostre concessionarie l’anno seguente. Il design è un’evoluzione di quello dell’antenata, così come il motore: un 6.0 W12 a doppia sovralimentazione da 575 CV. Nel 2012 la gamma si arricchisce con le varianti V8 (dotata di un propulsore 4.0, sempre biturbo, da 507 CV) e Speed (una W12 con 625 CV).

L’ultima evoluzione nel listino delle coupé Bentley arriva nel 2014 con il lancio della Continental GT V8 S, variante più cattiva (529 CV) della V8. Scopriamo insieme la storia delle antenate di questa vettura.

Bentley Continental R (1991)

La Continental R – svelata al Salone di Ginevra del 1991 – è la prima Bentley dagli anni Sessanta a non avere una “gemella” marchiata Rolls-Royce. Realizzata sullo stesso pianale dell’ammiraglia Turbo R, monta anche lo stesso motore: un 6.750 V8 da 320 CV abbinato ad un inedito cambio automatico a quattro rapporti di origine General Motors.

Nel 1993 la cilindrata del propulsore cresce (da 6.753 a 6.761 cc), così come la potenza, che arriva a quota 360 CV. I puledri aumentano ulteriormente nel 1996: prima a 389 CV e dopo pochi mesi a 407 CV. Il 1998 è l’anno di debutto della versione sportiva Mulliner da 426 CV.

La gamma della Bentley Continental R si arricchisce nel 1999 con il lancio dell’esclusiva SC, disponibile nelle versioni “normale” (Sedanca) e Mulliner. Nel 2001 è la volta della Le Mans Series mentre nel 2003 tocca alla Mulliner Final Series.

Bentley Continental S (1994)

La Bentley Continental S del 1994, prodotta in soli 37 esemplari, ospita sotto il cofano un propulsore da 6.749 cc e 408 CV e rimane in commercio solo per un anno.

Bentley Continental T (1996)

La Bentley Continental T del 1996 non è altro che una Continental R più adatta a clienti sportivi: il passo accorciato di 10 cm, la carrozzeria allargata e il motore più potente (426 CV) garantiscono un piacere di guida superiore.

Bentley Continental GT prima generazione (2003)

La prima generazione della Continental GT – presentata al Salone di Ginevra del 2003 – è la prima Bentley realizzata interamente sotto la supervisione del Gruppo Volkswagen, proprietario del marchio dal 1998. Dotata di trazione integrale, ha un pianale che condivide molti elementi con quello dell’ammiraglia “made in Wolfsburg” Phaeton.

L’unico motore disponibile al lancio è un possente 6.0 W12 da 559 CV e la gamma si arricchisce nel 2006 con l’arrivo della versione Diamond Series, prodotta in soli 300 esemplari per celebrare i 60 anni dello stabilimento di Crewe e contraddistinta da freni carboceramici, cerchi in lega da 20”, tinte inedite e targhette identificative.

Nel 2008 la Bentley Continental GT si mette a dieta: grazie ad una serie di modifiche tecniche il peso cala di 35 chilogrammi.

Nello stesso anno la Diamond Series esce di scena e sbarca in listino la “cattivissima” Speed: 610 CV, assetto ribassato e un aspetto più grintoso.

La variante Supersports, mostrata al Salone di Ginevra del 2009, rimane l’unica Continental GT prima serie in listino dal 2010 al 2012. Il motore – che può essere alimentato anche a etanolo – genera 630 CV e i posti a sedere sono solo due.

Bentley Brooklands Coupé (2008)

La Brooklands Coupé – presentata al Salone di Ginevra del 2007 e commercializzata dal 2008 – nasce per conquistare i clienti Bentley più tradizionalisti. Non è altro che la variante a due porte dell’ammiraglia Arnage e sotto il cofano ospita il noto motore 6.750 biturbo portato a 537 CV. Realizzata in 550 esemplari, sparisce dai listini già nel 2009.