Daihatsu Sirion, la storia della citycar giapponese

Smartworld
di Marco Coletto

Prima originale, poi razionale

La Daihatsu Sirion – spaziosa, affidabile ed economica da gestire – è una delle citycar più sottovalutate in commercio. La terza generazione della “baby nipponica”, svelata nel 2010, non è nemmeno presente nei nostri listini. Disponibile quasi esclusivamente per il mercato asiatico (dove è conosciuta con il nome Boon), non vedrà mai la luce in Italia visto che nel 2013 questo brand abbandonerà l’Europa.

Scopriamo insieme le sue antenate, regolarmente vendute da noi.

Sirion prima generazione (1998)

Stile retrò e due motori al lancio: un 1.0 da 58 CV e un 1.3 da 102 CV in seguito rimpiazzato da una variante depotenziata a 87 CV. Il restyling del 2002 porta un frontale più moderno e aggressivo.

Sirion seconda generazione (2005)

Più corta della precedente generazione e venduta anche con il marchio Subaru (Justy), ha una gamma motori al lancio che comprende un 1.0 da 69 CV e un 1.3 da 87 CV.

Nel 2006 arrivano le varianti a trazione integrale abbinate al 1.3 (la cui potenza sale a 91 CV) mentre nel 2007, in occasione del restyling, vedono la luce il 1.5 da 103 CV e le varianti a GPL GreenPowered per tutti i propulsori.

Nel 2009 il GPL diventa disponibile solo per il 1.0, che dal 2011 diventa l’unico motore acquistabile.