Fiat Uno, la storia della piccola torinese

Smartworld
di Marco Coletto

L'evoluzione dell'antenata della Punto, nata trent'anni fa

La Fiat Uno – nata esattamente trent’anni fa – ha rivoluzionato il mondo delle piccole proponendo contenuti fino a quel momento riservati esclusivamente a vetture di categoria superiore. Scopriamo insieme la storia della “segmento B” torinese, antenata della Punto.

Fiat Uno prima generazione (1983)

Il progetto della Fiat Uno inizia alla fine degli anni Settanta quando Gian Mario Rossignolo – all’epoca responsabile della Lancia – affida a Giorgetto Giugiaro l’incarico di realizzare un’auto che sostituisca l’Autobianchi A112. La vettura – piccola fuori e grande dentro – conquista la dirigenza del colosso piemontese, che decide di metterla in commercio con il marchio Fiat.

Nata per sostituire la 127 e disponibile nelle varianti a tre e a cinque porte, viene presentata nel 1983 a Cape Canaveral e ha una gamma motori al lancio composta da tre unità a benzina (0.9 da 45 CV, 1.1 da 55 CV e 1.3 da 68 CV), affiancate poco dopo da due propulsori a gasolio (1.3 da 45 CV e 1.4 da 70 CV) e dalla versione ES (Energy Saving). Quest’ultima, caratterizzata dai bassi consumi, si differenzia dalla 45 S da cui deriva per il rapporto di compressione più elevato, per le coppe ruota aerodinamiche e per la quinta marcia più lunga.

La prima generazione della Fiat Uno ottiene immediatamente un grande successo di pubblico e di critica e nel 1984 conquista il prestigioso riconoscimento di Auto dell’Anno. Nello stesso periodo debutta il lussuoso allestimento SX mentre nel 1985 il propulsore 0.9 lascia spazio ad un nuovo 1.0 FIRE (sempre da 45 CV, meno assetato di carburante), il 1.1 passa da 55 a 58 CV e debuttano la sportiva Turbo (1.3 da 105 CV) e la Selecta dotata di cambio automatico.

La versione CS del 1988 ha ben poco in comune con le altre Uno: prodotta in Brasile e costruita su un pianale derivato dalla vecchia 128, monta un motore 1.1 da 58 CV con molti elementi in comune con l’unità 1.050 delle 127 assemblate nel Paese sudamericano.

Facile distinguere la CS dalle altre Uno: i tre elementi che saltano maggiormente all’occhio sono la mascherina più moderna, il cofano a coperchio e il tappo del serbatoio del carburante sul lato sinistro anziché sul destro.

La Fiat Uno prima generazione continua ad essere commercializzata in Italia – con il nome Innocenti Mille – fino al 1995 ed è ancora oggi assemblata e venduta in Sudamerica.

Fiat Uno seconda generazione (1989)

La seconda generazione della Fiat Uno viene svelata al Salone di Francoforte del 1989. Non si tratta di un modello completamente nuovo ma di un profondo restyling che – alla voce “design” – coinvolge il frontale e la coda.

La vettura, simile esteticamente alla sorella maggiore Tipo, presenta diverse modifiche alla gamma motori: la più rilevante riguarda la sparizione dei 1.1 e 1.3 derivati dalla Ritmo, rimpiazzati da un 1.1 da 58 CV e da un 1.4 da 70 CV che sulla versione Turbo raggiunge i 118 CV.

La Fiat Uno seconda generazione continua ad essere commercializzata in Italia – con il nome Innocenti Mille Clip – fino al 1997.

Fiat Uno terza generazione (2010)

Nel 2010 il nome Fiat Uno viene nuovamente usato per una vettura in vendita esclusivamente in Sudamerica. Realizzata sulla stessa piattaforma della Palio e caratterizzata da un design simile a quello dell’attuale Panda, ha una gamma motori composta da due unità benzina/etanolo: un 1.0 da 73 CV e un 1.4 da 83 CV.