Ford, la storia della Casa americana

Smartworld
di Marco Coletto

I 110 anni di vita del brand dell'Ovale Blu. Globale nel corpo, "yankee" nell'anima

La Ford ha festeggiato quest’anno i 110 anni di vita: una tappa importante per il brand americano che – a differenza di altri marchi provenienti da oltreoceano – è riuscito a farsi apprezzare in tutto il mondo. Scopriamo insieme la storia di questo marchio.

Ford, la storia

La Ford viene fondata da Henry Ford e da altri undici investitori (tra cui il futuro creatore della Dodge) a Dearborn, nello stato americano del Michigan, il 16 giugno del 1903. La prima auto prodotta è la Model A, dotata di un motore due cilindri 1.7 e realizzata in 1.700 esemplari, ma la vera svolta arriva nel 1908 con la Model T.

La Model T

La Ford Model T, creata nel 1908, è senza dubbio l’auto più importante della storia: la prima vettura prodotta in grande serie (oltre 15 milioni di esemplari fino al 1927), grazie alla catena di montaggio – introdotta nel 1913 – che consente di assemblare un veicolo in un’ora e mezza circa, monta un propulsore 2.9 a quattro cilindri e contribuisce allo sviluppo della motorizzazione tra la popolazione americana.

L’espansione mondiale

Nello stesso periodo la Casa americana comincia ad espandersi in tutto il mondo: nel 1904 viene aperta la filiale canadese, nel 1906 arriva il primato nelle vendite negli Stati Uniti e tra gli anni Dieci e Venti vengono create fabbriche in Sudamerica, Europa (la prima fuori dal Nordamerica, nel 1911, a Manchester, nel Regno Unito), Africa e Oceania. Nel 1919 la Ford produce la metà di tutte le auto degli Stati Uniti e l’anno seguente la Model T conquista il 50% dell’intero mercato degli USA.

Il primo dopoguerra

Nel 1919 la direzione della Ford passa a Edsel (figlio di Henry) e nel 1922 viene acquistato il marchio Lincoln. La Casa “yankee” si adagia sugli allori e non investe nello sviluppo di nuovi modelli concentrandosi solo sulla Model T e per questa ragione inizia a perdere clienti, che puntano sulle vetture più moderne realizzate da General Motors e Chrysler.

La situazione cambia nel 1927, quando viene presentata l’erede Model A – dotata di un propulsore 3.3 a quattro cilindri – un altro grande successo per la Casa dell’Ovale Blu.

La Grande Depressione

La Ford è una delle poche aziende americane che riescono a superare senza grossi problemi la Grande Depressione del 1929. Nello stesso anno il marchio “yankee” sigla un accordo con l’Unione Sovietica per la creazione di una fabbrica a Nizhny Novgorod dove costruire vetture Ford rimarchiate con la sigla GAZ.

I rapporti con i nazisti e la Seconda Guerra Mondiale

Nel 1929, in risposta all’acquisto dell’80% della Opel da parte della General Motors, la Casa americana decide di investire in Germania aprendo uno stabilimento a Colonia. Nel 1936 viene rimpiazzato il direttore della fabbrica in quanto ebreo e nel 1938 Henry Ford riceve addirittura l’Ordine dell’Aquila Tedesca.

Nei primi anni della Guerra un terzo dei mezzi militari tedeschi è prodotto dalla Ford ma il rapporto di “amicizia” con i nazisti termina nel 1941, quando gli USA dichiarano guerra alla Germania e la Casa dell’Ovale Blu si ritrova ad assemblare le Jeep.

Il secondo dopoguerra

Nel 1943 Edsel muore per un cancro allo stomaco e Henry Ford torna ad assumere il controllo diretto dell’azienda che porta il suo nome. Non è una scelta azzeccata per via delle precarie condizioni di salute del fondatore (che lo porteranno alla morte nel 1947) e per questo motivo la leadership passa nel 1945 al nipote Henry Ford II. Alla fine degli anni Quaranta e all’inizio dei Cinquanta cambiano numerosi vertici del brand “yankee”.

Gli anni Cinquanta

Per la Ford gli anni Cinquanta sono caratterizzati da numerosi successi ma anche da qualche flop. Nel 1955 viene lanciata ad esempio la sportiva Thunderbird che conquista parecchi clienti, a differenza delle vetture del marchio Edsel, creato nel 1957 per rappresentare una via di mezzo tra le “normali” Ford e le lussuose Mercury nate nel 1939 e chiuso solo due anni più tardi.

Le prime vittorie sportive

Nel 1962 la filiale inglese della Ford presenta la Cortina, una berlina apprezzatissima nel Vecchio Continente in grado di ottenere parecchie vittorie nelle gare Turismo mentre nel 1963 inizia la fornitura di motori alla F1, che porterà numerosi titoli iridati in abbinamento al brand Cosworth.

La Ford Mustang del 1964 crea il segmento delle “pony car”, che conquista i giovani “yankee”, e nello stesso anno viene svelata al mondo la supercar GT40, capace di aggiudicarsi quattro edizioni consecutive della 24 Ore di Le Mans dal 1966 al 1969.

Il 1965 una Galaxie guidata da Ned Jarrett conquista il primo degli otto campionati NASCAR per la Casa dell’Ovale Blu e nello stesso anno nasce l’apprezzatissimo veicolo commerciale Transit. Nel 1966 è la volta del mitico fuoristrada Bronco.

Gli anni Settanta

L’evento più importante per la Ford negli anni Settanta è senza dubbio la presentazione della piccola Fiesta nel 1976, una vettura che impiega pochissimo tempo a sedurre gli automobilisti del Vecchio Continente (e non solo). Nel 1979 – anno in cui la Casa americana acquista il 25% delle azioni Mazda – arriva il primo titolo mondiale rally grazie alla Escort guidata dallo svedese Björn Waldegård.

Gli anni Ottanta

Nel 1981 la Escort diventa la prima Ford ad aggiudicarsi il prestigioso riconoscimento di Auto dell’Anno (premio che la Casa americana conquisterà altre quattro volte: Scorpio nel 1986, Mondeo nel 1994, Focus nel 1999 e S-Max nel 2007). Nello stesso anno questa vettura consente al finlandese Ari Vatanen di ottenere il secondo (e ultimo, per il momento) Mondiale rally piloti con una vettura del marchio “yankee”.

Nel 1987 – anno della morte di Henry Ford II – si procede con l’acquisizione dell’Aston Martin e della società di noleggio Hertz mentre nel 1989 viene comprata la Jaguar.

Tempi moderni

Per la Ford gli anni Novanta non sono particolarmente importanti, se si esclude l’acquisizione della Volvo nel 1999. Nel decennio seguente prosegue la “campagna acquisti” del marchio americano con l’arrivo della Land Rover nel 2000.

In occasione del centenario della società – nel 2003 – viene presentata la GT, rivisitazione in chiave moderna (ma non troppo) della mtiica GT40, mentre nel 2005 è la volta della quinta generazione della Mustang, che ripende le forme sexy e retrò della prima serie.

Non mancano i successi sportivi: per due anni di seguito (2006 e 2007) la Focus permette alla Ford di aggiudicarsi due Mondiali Rally WRC nella categoria Costruttori.

Nel 2007 la crisi economica inizia a farsi sentire: la Ford vende l’Aston Martin alla Prodrive, l’anno seguente cede Jaguar e Land Rover alla Tata, nel 2010 la Volvo passa ai cinesi della Geely e nel 2011 viene chiuso il marchio Mercury.