Ford Explorer, la storia della SUV dell’Ovale Blu

Smartworld
di Marco Coletto

La carriera ultraventennale della 4x4 "yankee"

La Ford Explorer è una delle SUV più amate dagli americani. Da oltre vent’anni la 4×4 dell’Ovale Blu conquista i padri di famiglia “yankee” alla ricerca di un mezzo spazioso in grado di andare praticamente ovunque.

La quinta generazione presentata nel 2011 e attualmente in commercio (denominata U502), si distingue dalle serie precedenti per la presenza del telaio monoscocca e per un design “snello” caratterizzato dai montanti oscurati (tutti tranne il terzo). La gamma motori comprende un 2.0 da 241 CV e un 3.5 V6 da 294 CV. Nel 2012 debutta la variante Sport, che si differenzia per i molti elementi scuri della carrozzeria e per il propulsore 3.5 V6 da 350 CV.

Scopriamo insieme l’evoluzione di una delle “fuoristrada” più apprezzate negli States.

Explorer prima generazione (1991)

L’erede della Bronco II ha un pianale derivato da quello del pick-up Ranger ed è disponibile in configurazione a due o a quattro porte con trazione posteriore o integrale. Il motore al lancio è un 4.0 V6 da 155 CV abbinato ad un cambio automatico a quattro rapporti (poco adatto a gestire eventuali elaborazioni del propulsore da parte dei clienti) o ad una trasmissione manuale a cinque porte tutt’altro che affidabile.

Nel 1993 la potenza del propulsore passa a 170 CV e debutta il ricco allestimento Limited: accensione automatica dei fari, specchietto retrovisore con funzione antiabbagliamento e calandra e fari anteriori in tinta con la carrozzeria.

Explorer seconda generazione (1995)

Le novità più rilevanti riguardano le sospensioni anteriori a ruote indipendenti e il sistema di trazione integrale Control Trac con tre modalità: Auto, 4 High e 4 Low. Sempre due le varianti di carrozzeria: due porte (Sport) o quattro porte. Nel 1996 arriva un 5.0 V8 da 210 CV.

Il 1997 è un anno ricco di cambiamenti: debutta la trazione integrale permanente ed entra nel listino degli optional un 4.0 V8 potenziato a 205 CV abbinato ad un cambio automatico a cinque rapporti.

Nello stesso anno viene lanciata la gemella Mercury Mountaineer mentre il 5.0 V8 (la cui potenza sale fino a quota 215 CV) ha molti elementi in comune con il propulsore della Mustang.

Nel 1998 le luci del terzo stop diventano a LED, nel 1999 si assiste ad un leggero restyling che coinvolge il frontale e la coda mentre nel 2001 tocca alla variante Sport Trac, un pick-up a doppia cabina realizzato sullo stesso pianale.

Explorer U152 (2002)

La linea non ricorda più quella del pick-up Ranger ma somiglia tanto (troppo) a quella della sorella maggiore Expedition. Due i motori al lancio: un 4.0 V6 da 210 CV e un 4.6 V8 da 203 CV.

Debutta la terza fila di sedili (che consente di accogliere sette passeggeri) e su tutte le versioni (esclusa la Sport a due porte, che viene soppressa nel 2003 tranne che nelle Filippine) arrivano le sospensioni posteriori a ruote indipendenti che rimpiazzano la precedente soluzione ad assale rigido.

Questa scelta serve a ridurre i casi di ribaltamento che negli USA hanno coinvolto molti proprietari della seconda generazione.

Explorer U251 (2006)

Nuovo telaio (più grande rispetto alla serie precedente), interni rivisti, sospensioni modificate e sedili posteriori della terza fila abbattibili elettricamente: questi i cambiamenti principali che coinvolgono la Sport Utility dell’Ovale Blu.

Più lussuosa (predellino estraibile elettricamente e lunotto posteriore monopezzo), monta due motori: un 4.0 V6 da 210 CV e un 4.6 V8 da 292 CV, quest’ultimo simile a quello della Mustang.

Nel 2007 arriva la Sport Trac Adrenalin, una variante pick-up caratterizzata dal propulsore 4.6 V8 sovralimentato da 390 CV, mentre nel 2008 debuttano il navigatore satellitare a controllo vocale e gli airbag a tendina.

Nello stesso anno al Salone di Detroit viene presentata la concept Explorer America: più leggera e adatta all’asfalto rispetto alla generazione precedente, ha un telaio monoscocca e può accogliere sei passeggeri. Due i motori: un 2.0 da 279 CV e un 3.5 V6 da 345 CV.

Nel 2009 l’elenco degli optional si arricchisce con il lancio del sistema di controllo dell’ondeggiamento del rimorchio.