Dalla 760 alla V90, la storia delle grandi station wagon Volvo

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Spazio e lusso

Da oltre 30 anni le grandi station wagon Volvo riescono ad essere – a differenza delle rivali tedesche – tanto eleganti quanto versatili. Vetture dedicate a padri di famiglia che cercano il massimo della qualità e non vogliono rinunciare allo spazio.

Attualmente la gamma della Casa svedese è composta da due modelli appartenenti a questo segmento. La seconda generazione della V90 (variante station dell’ammiraglia S90) – nata nel 2016, disponibile a trazione anteriore o integrale e dotata di cinque motori 2.0 sovralimentati (due a benzina da 254 e 320 CV e tre diesel da 150, 190 e 235 CV) – e la versione “off-road” V90 Cross Country, caratterizzata dall’assetto rialzato, da protezioni in plastica grezza, dalla trazione integrale e da una gamma motori pressoché identica a quella della V90 “normale” (manca solo il diesel “entry-level”). Scopriamo insieme la storia delle voluminose familiari scandinave.

Volvo 760 S.W. (1985)

La Volvo 760 S.W. – svelata nel 1985 (tre anni dopo la variante berlina, più originale ma anche meno apprezzata) – può essere considerata la prima grande station wagon realizzata dalla Casa svedese.

Disponibile esclusivamente a trazione posteriore, viene lanciata in Italia con un motore 2.4 turbodiesel da 111 CV, affiancato nel 1986 da una variante da 116 CV. Il restyling del 1987 – anno in cui l’unità a gasolio meno potente abbandona le scene – porta una mascherina più moderna e paraurti parzialmente in tinta.

L’anno seguente arrivano tre unità a benzina sulla Volvo 760 S.W.: due 2.8 V6 da 147 e 167 CV e un 2.3 turbo da 156 CV. Nel 1989 resta un solo V6 aspirato da 143 CV mentre la potenza dell’unità sovralimentata scende a quota 165 CV.

Volvo 960 S.W. (1990)

La Volvo 960 S.W. nata nel 1990 non è altro che un profondo restyling estetico (frontale e interni) della 760 S.W.. Tre i motori al lancio: due a benzina (2.0 turbo 190 CV e 2.9 da 204 CV) e il già noto 2.4 a gasolio da 116 CV (122 dal 1992).

Il restyling del 1995 porta un frontale più elegante e i paraurti in tinta integrati ma la novità tecnica più importante riguarda l’introduzione delle sospensioni posteriori a ruote indipendenti già lanciate cinque anni prima sulla versione con la coda.

Solo due – entrambi a benzina – i motori disponibili: un 2.5 da 170 CV e un 2.9 da 204 CV.

Volvo V90 prima generazione (1996)

La prima generazione della Volvo V90 nasce nel 1996 e non è altro che una 960 S.W. con un nuovo nome (scelta di “naming” ancora oggi utilizzata dal brand svedese) e un impianto di climatizzazione più efficace. L’ultima auto (insieme all’ammiraglia S90) a trazione posteriore della Casa scandinava resta in commercio fino al 1998 con un solo motore: il 2.9.