Dal Type 2 al Transporter, la storia dei grandi veicoli commerciali Volkswagen

Smartworld
di Marco Coletto

Quasi 65 anni di evoluzione per il furgone più famoso del mondo

Da quasi 65 anni i grandi veicoli commerciali Volkswagen rappresentano una delle soluzioni più affidabili per i lavoratori (e non solo). Il modello attualmente in commercio – il Transporter T5 – viene presentato nel 2003: disponibile in numerose varianti di carrozzeria, ha una gamma motori al lancio composta da due unità a benzina (2.0 da 116 CV e 3.2 V6 da 235 CV) e da quattro turbodiesel TDI (1.9 da 84 e 102 CV e 2.5 da 131 e 174 CV).

Il restyling del 2009 porta una mascherina a sviluppo orizzontale simile a quella adottata delle ultime creazioni della Casa di Wolfsburg, il cambio automatico DSG a doppia frizione e le luci diurne a LED. La gamma propulsori, quasi completamente rinnovata, comprende esclusivamente unità da due litri: due a benzina da 116 e 204 CV e cinque turbodiesel TDI da 84, 102, 114, 140 e 179 CV. Scopriamo insieme la storia del mitico furgone tedesco.

Volkswagen Type 2 (1949)

Il merito dell’idea del Volkswagen Type 2 va a Ben Pon, importatore olandese della Casa teutonica, che decide nel secondo dopoguerra di creare un furgone sfruttando il pianale e il motore del Maggiolino avanzando il più possibile il posto guida per ricavare un vano ampio.

Viene lanciato nel 1949 in due varianti (una destinata al trasporto passeggeri, l’altra alle merci), affiancate negli anni Cinquanta da modelli ancora più adatti alle famiglie. La versione ambulanza debutta nel 1951 mentre l’anno seguente è la volta del pick-up.

Il motore al lancio del Volkswagen Type 2 è un 1.1 boxer a quattro cilindri raffreddato ad aria da 24 CV, rimpiazzato nel 1953 da un 1.2 da 30 CV. Nel 1955 aumenta il rapporto di compressione e nel 1959 la potenza viene incrementata a 41 CV.

Il 1963 è l’anno in cui viene presentato il propulsore 1.5 da 42 CV mentre nel 1964, in concomitanza con l’introduzione di una porta scorrevole laterale optional che rimpiazza il tradizionale sportello, le porte posteriori diventano più ampie.

La produzione in Germania del Volkswagen Type 1 termina nel 1967 ma la vettura viene assemblata in Brasile fino al 1975.

Volkswagen Type 2 T2 (1967)

Il Volkswagen Type 2 T2 riprende le forme dell’antenato ma in modo meno originale: sparisce il parabrezza diviso in due parti e il logo della Casa di Wolfsburg è meno ingombrante.

Più grande e pesante di prima, monta un motore 1.6 da 48 CV, portato a 50 CV nel 1971. Nello stesso anno arriva un 1.7 da 67 CV disponibile anche con il cambio automatico, che fa calare la potenza a 63 CV.

Nel 1974 la cilindrata del propulsore del Volkswagen Type 2 T2 passa a 1,8 litri (68 CV) e aumenta nuovamente nel 1976 con un due litri da 71 CV.

La vettura continua ad essere prodotta in Europa fino al 1979, fino al 1986 in Argentina, fino al 1996 in Messico e fino al 2013 in Brasile.

Volkswagen Type 2 T3 (1979)

Il Volkswagen Type 2 T3, l’ultimo furgone “made in Wolfsburg” dotato di motore posteriore, presenta linee più squadrate e dimensioni esterne più ingombranti rispetto al T2.

La gamma motori al lancio è composta da due unità a benzina (1.6 da 50 CV e 2.0 da 70 CV) e da tre a gasolio (1.6 da 48 e 70 CV e 1.7 da 54 CV). Nel 1983, in concomitanza con il raffreddamento ad acqua, i propulsori a ciclo Otto – 1.9 da 59 a 89 CV e 2.1 da 90 a 112 CV – si rinnovano completamente.

Il Volkswagen Type 2 T3 è commercializzato in Europa fino all’inizio degli anni Novanta ma viene prodotto fino al 2002: la versione destinata al mercato sudafricano monta unità a cinque cilindri (2.5 da 122 e 136 CV e 2.6 da 136 CV) di origine Audi.

Volkswagen Transporter T4 (1990)

Il Volkswagen Transporter T4, il primo della famiglia dotato di motore anteriore, è disponibile nelle varianti a passo corto e a passo lungo e monta una gamma propulsori al lancio composta da tre unità a benzina (1.8 da 67 CV, 2.0 da 84 CV e 2.5 da 110 CV) e due a gasolio (1.9 da 61 CV e 2.4 da 78 CV).

Nel 1992 sparisce il 1.8 a benzina, nel 1993 arriva un’unità turbodiesel 1.9 da 68 CV mentre nel 1996 – in concomitanza con un restyling che coinvolge soprattutto il frontale – viene lanciato un 2.8 VR6 da 140 CV.

L’anno seguente il motore 2.5 del Volkswagen Transporter T4 viene portato a 115 CV mentre la potenza del 2.4 diesel scende da 78 a 75 CV. Nel 2000 il 2.8 VR6 passa da 140 a 204 CV.