Infiniti M, la storia dell’ammiraglia giapponese

Smartworld
di Marco Coletto

L'evoluzione della berlina di lusso del Gruppo Nissan

La Infiniti M è la risposta del Gruppo Nissan alle ammiraglie tedesche del calibro di BMW serie 5 e Mercedes classe E. L’attuale generazione, denominata Y51, è la prima che debutta nel nostro paese ed è disponibile esclusivamente a trazione posteriore.

Presentata nel 2010 al Concorso d’Eleganza di Pebble Beach, ha forme sinuose ispirate alla concept Essence e ha una gamma motori composta da tre unità V6: un 3.7 a benzina da 320 CV, un 3.5 ibrido da 364 CV e un 3.0 turbodiesel da 238 CV, quest’ultimo svelato al Salone di Ginevra del 2010.

Scopriamo insieme l’evoluzione della “berlinona” giapponese.

M F31 (1990)

Disponibile coupé o cabriolet, non è altro che una Nissan Leopard rimarchiata con il volante spostato da destra a sinistra. Commercializzata esclusivamente negli USA (senza grande successo, è la Infiniti più rara di tutte), monta un motore 3.0 V6 da 165 CV.

M Y34 (2002)

Basata sulla Nissan Gloria, monta un motore 4.5 V8 da 345 CV e si differenzia dalla sorella minore per la strumentazione rivista e per le sospensioni posteriori completamente riprogettate.

M Y50 (2005)

Realizzata sullo stesso pianale della Nissan 350Z e venduta in Giappone con il nome Nissan Fuga, ha una gamma motori composta da un 3.5 V6 da 307 CV e da un 4.5 V8 da 329 CV. Per la prima volta la trazione integrale è optional, ma solo con il propulsore V6.

Il restyling del 2008 porta modifiche estetiche al frontale e alla coda e le quattro ruote motrici disponibili anche in abbinamento al V8 mentre nel 2009 è la volta di una nuova unità V6 da 303 CV.