Mazda Mazda6, la storia della berlina giapponese

Smartworld
di Marco Coletto

Linee sinuose e tanta sostanza per una delle auto più sottovalutate in commercio

La Mazda Mazda6 è una delle berline più sottovalutate del mercato: nonostante sia affidabile, seducente e con contenuti tecnici di alto livello non ha mai fatto breccia nei cuori del pubblico.

La terza generazione – svelata pochi giorni fa al Salone di Mosca – è più grande e spaziosa di prima, ha una carrozzeria leggera che consente di ridurre i consumi migliorando al tempo stesso il piacere di guida e monta il sistema di frenata rigenerativa i-ELOOP che accumula l’energia ottenuta nelle fasi di rilascio e di arresto e la usa per alimentare i sistemi di bordo.

La gamma motori comprende al momento due unità a benzina: un 2.0 da 150 CV e un 2.5 da 192 CV. Scopriamo insieme l’evoluzione di una delle “segmento D” migliori in commercio.

Prima generazione (2002)

Disponibile in tre varianti (quattro porte, cinque porte e station wagon), sfrutta il pianale della Ford Mondeo e ha un design gradevole anticipato da una concept svelata al Salone di Tokyo del 2001.

La gamma motori al lancio comprende tre unità a benzina (1.8 da 120 CV, 2.0 da 147 CV e 2.3 da 166 CV) e due 2.0 turbodiesel da 121 e 136 CV. Nel 2005, in occasione di un leggero restyling che coinvolge la mascherina e il paraurti anteriore, arrivano un 2.0 turbodiesel da 143 CV e la sportiva MPS, dotata della trazione integrale e di un propulsore 2.3 da 260 CV.

Seconda generazione (2007)

Presentata al Salone di Francoforte, condivide la piattaforma con l’attuale generazione della Ford Mondeo ed è caratterizzata da uno stile sinuoso e da una gamma motori composta da tre unità a benzina (1.8 da 120 CV, 2.0 da 147 CV e 2.5 da 170 CV) e da un 2.0 turbodiesel da 140 CV.

Nel 2009 debuttano due 2.2 a gasolio da 163 a 185 CV mentre nel 2010 insieme al restyling (poche modifiche nella zona frontale) sparisce la poco apprezzata versione a cinque porte Sport Tourer. Attualmente c’è un solo propulsore in listino: un 2.2 turbodiesel da 129, 163 e 180 CV.

Il futuro

Al Salone di Parigi debutteranno i motori turbodiesel della terza serie mentre la variante station wagon dovrebbe arrivare nelle concessionarie entro la fine del 2012.