Prairie e Almera Tino, la storia delle monovolume compatte Nissan

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Versatilità in salsa giapponese

Sono ormai quasi dieci anni che la Nissan non produce più monovolume compatte: eppure in passato la Casa giapponese ha dimostrato di saper realizzare prodotti di qualità in questo segmento apprezzati in tutto il mondo. Scopriamo insieme la storia di questi modelli, nata negli anni Ottanta.

Nissan Prairie M10 (1982)

La prima generazione della Nissan Prairie, denominata M10, debutta ufficialmente nel 1982: disponibile a trazione anteriore o integrale, può vantare numerose soluzioni versatili come la possibilità di far scorrere le portiere posteriori e il divano.

Grazie alle forme squadrate della carrozzeria l’abitacolo, che può ospitare fino a sette passeggeri, è molto ampio e la gamma motori – tutti a benzina – ha cilindrate comprese tra 1,5 e 2 litri.

Nissan Prairie M11 (1988)

In occasione del lancio della seconda generazione della Prairie – la M11 – i designer Nissan realizzano una vettura dalle linee più moderne e arrotondate. Dotata di motori più potenti (da 2 a 2,4 litri) e leggermente più grande dell’antenata, conquista soprattutto il pubblico nordamericano.

Nissan Almera Tino (2000)

La Nissan Almera Tino, costruita in Spagna e realizzata per gli automobilisti del Vecchio Continente, non è altro che la variante monovolume della seconda serie della Almera. Tre i motori al lancio: due a benzina (1.8 da 114 CV e 2.0 da 136 CV) e un 2.2 DI turbodiesel da 114 CV.

Con il restyling del 2003 – che porta qualche leggera modifica ai gruppi ottici – vengono rivisti i propulsori: un 1.8 a benzina da 115 CV e due 2.2 turbodiesel dCi da 112 e 136 CV.