Dalla 300ZX alla 370Z, la storia delle Nissan Z

Smartworld
di Marco Coletto

Supercar a buon prezzo

Prestazioni elevate e prezzo contenuto: sono queste le caratteristiche principali delle supercar Nissan contraddistinte dalla lettera Z. La sportiva 370Z attualmente in commercio, svelata al Salone di Los Angeles 2008, monta un motore 3.7 V6 da 328 CV e ha un design più arrotondato di quello dell’antenata 350Z.

Più corta e leggera della serie precedente (grazie anche alla maggiore presenza di alluminio), ha un pianale inedito condiviso dalla scoperta Roadster (mostrata al Salone di New York 2009). Scopriamo insieme le sue antenate.

300ZX Z32 (1989)

La storia delle Nissan Z inizia nel 1969 con la 240Z ma il primo modello ad arrivare ufficialmente in Italia è questo. Dotata di quattro posti (anche se quelli dietro vanno bene solo per due bambini) e di un motore 3.0 a doppia sovralimentazione da 283 CV, è una delle prime vetture di serie ad essere progettata interamente al computer.

Non mancano i successi sportivi: nel 1994 un modello guidato da Paul Gentilozzi, Scott Pruett, Butch Leitzinger e Steve Millen si aggiudica la prestigiosa 24 Ore di Daytona.

350Z (2003)

La concept che anticipa le forme dell’erede della 300ZX viene presentata al Salone di Detroit del 1999 ma le sue forme retrò e il motore (un 2.4 con soli 203 CV) non convincono la dirigenza della Casa giapponese.

Un secondo prototipo dal design più aggressivo e moderno debutta l’anno seguente sempre a Detroit e dopo l’approvazione da parte dei dirigenti del brand nipponico viene lanciata una versione di serie praticamente identica.

Il motore è un 3.5 V6 da 280 CV, che viene montato anche dalla Roadster presentata nel 2004. Nel 2005 arriva la variante 35th Anniversary (verniciata in nero o in giallo) per celebrare il compleanno della 240Z, nel 2006 la potenza del propulsore sale a 300 CV mentre nel 2007 un ulteriore upgrade aumenta ulteriormente la quantità di cavalli fino a quota 313.