Colt e Space Star, la storia delle piccole Mitsubishi

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L'evoluzione delle "segmento B" della Casa giapponese

Le piccole Mitsubishi non sono molto apprezzate nel nostro Paese: eppure da quasi trentacinque anni le “segmento B” della Casa giapponese riescono, grazie soprattutto alla loro affidabilità, a conquistare parecchi clienti in Europa.

Attualmente in listino troviamo la seconda generazione della Space Star: non si tratta più di una monovolume compatta ma di un’auto da città – presentata al Salone di Tokyo del 2011, prodotta in Thailandia e commercializzata in Italia nel 2013 – caratterizzata da un’elevata aerodinamica e da motori (due a benzina – 1.0 da 71 CV e 1.2 da 80 CV – e un 1.0 a GPL da 71 CV) poco assetati di carburante. Scopriamo insieme la storia delle sue antenate.

Mitsubishi Colt prima generazione (1980)

La prima generazione della Mitsubishi Colt, progettata alla fine degli anni Settanta come risposta alla crisi petrolifera, viene presentata nel 1978 ma arriva nel nostro Paese solo nel 1980. La versione  in vendita da noi – a cinque porte e dotata di un motore 1.4 a benzina da 69 CV – resta in listino fino al 1987 e beneficia di un leggero restyling nel 1982.

Mitsubishi Colt seconda generazione (1984)

La seconda generazione della piccola nipponica vede la luce nel 1983 e debutta nei nostri listini l’anno seguente. In questo caso è commercializzata esclusivamente a tre porte e il propulsore è un 1.2 a benzina da 55 CV.

Mitsubishi Colt terza generazione (1991)

La Mitsubishi Colt terza generazione – mostrata nel 1987 e arrivata in Italia nel 1991 – ha un design sportivo e originale che conquista i giovani. Non è un caso che da noi sia venduta – solo fino al 1992 – nella versione a tre porte e con motori a benzina (1.5 da 90 CV e 1.8 da 136 CV) particolarmente vivaci.

Mitsubishi Colt quarta generazione (1994)

In occasione della quarta generazione (nata nel 1991 ed entrata nei nostri listini nel 1994) la “baby” nipponica cresce e diventa quasi una compatta. Disponibile in Italia solo a tre porte, ha una gamma motori al lancio composta da tre unità: 1.3 da 75 CV, 1.6 da 113 CV e 1.8 da 140 CV.

Nel 1996 il 1.3 e il 1.8 abbandonano le scene, seguiti un anno più tardi dal 1.6.

Mitsubishi Colt quinta generazione (1997)

La quinta generazione della Mitsubishi Colt – presentata nel 1995 e lanciata nel nostro Paese due anni dopo – non è altro che un profondo restyling (che ha coinvolto il frontale e, soprattutto, la coda) della quarta serie. Da noi viene venduta solo con la carrozzeria a tre porte fino al 2001 con due motori a benzina: 1.3 da 75 CV e 1.6 da 90 CV.

Mitsubishi Colt sesta generazione (2004)

La rivoluzione per la Casa nipponica arriva con il debutto, nel 2002 (nel 2004 in Italia), della sesta generazione: realizzata sullo stesso pianale della Smart forfour e assemblata in Olanda, ha un design simile a quello di una piccola monovolume.

Disponibile inizialmente solo a cinque porte, la Mitsubishi Colt ha una gamma motori al lancio composta da tre unità a benzina (1.1 da 75 CV, 1.3 da 95 CV e 1.5 da 109 CV) e da un 1.5 turbodiesel DI-D da 95 CV. Nel 2005 debutta la versione a tre porte CZ3 e sbarca in listino un 1.5 turbo a benzina da 150 CV mentre l’anno successivo è la volta della cabriolet (con tetto in metallo) CZC, in vendita solo con propulsori 1.5 a ciclo Otto e prodotta da Pininfarina in Piemonte.

Il restyling del 2008 (che non coinvolge la CZC, uscita dal listino nel 2009) porta un frontale più aggressivo e un motore 1.1 da 75 CV a GPL. Il 1.5 Turbo sparisce temporaneamente dalle scene per poi ritornare l’anno successivo, quando abbandonano il listino il 1.5 da 109 CV e il turbodiesel e arriva un 1.3 a GPL da 95 CV.

La gamma della Mitsubishi Colt sesta generazione si assottiglia con il passare degli anni: nel 2010 smette di essere commercializzato il 1.3 a gas mentre nel 2011 l’unico propulsore in listino resta il 1.1 a benzina.