Dalla xA alla iA, la storia delle piccole Scion

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L'evoluzione delle "segmento B" del marchio giovane del gruppo Toyota

Da oltre dieci anni Scion, marchio del gruppo Toyota rivolto ai giovani nordamericani, realizza piccole dotate di una certa personalità che però non sono riuscite a conquistare il mercato “yankee”. L’ultima “segmento B” della Casa nipponica – la iA (presentata al Salone di New York 2015) – cercherà di invertire la tendenza anche se non è altro che una variante rimarchiata con la coda della vettura che noi conosciamo come Mazda Mazda2. Scopriamo insieme la storia delle antenate di questo modello.

Scion xA (2004)

Quando la Scion, nel 2004, debutta nelle concessionarie americane lo fa con due piccole: la prima, la xA, è una Toyota ist (modello commercializzato in Giappone realizzato sulla stessa base della prima generazione della Yaris) con un marchio diverso sul cofano. Dotata di un motore 1.5 a benzina da 110 CV, beneficia di un restyling nel 2006 che coinvolge soprattutto la mascherina.

Scion xB prima generazione (2004)

A differenza della xA la prima generazione della Scion xB, nata anch’essa nel 2004, ha uno stile più originale caratterizzato da linee squadrate. Derivata dalla Toyota bB e sviluppata sulla piattaforma della prima Yaris, può vantare una grande versatilità in meno di quattro metri di lunghezza. Il motore 1.5 a ciclo Otto da 110 CV è lo stesso della xA.

Scion xD (2007)

La Scion xD, nata per sostituire la xA, non è altro che una Toyota Urban Cruiser rimarchiata. Svelata al Salone di Chicago del 2007, monta un motore 1.8 a benzina da 129 CV. Il restyling del 2011 porta leggere modifiche alla zona frontale.