Skoda Superb, la storia dell’ammiraglia ceca

Smartworld
di Marco Coletto

Lusso dell'Est

La Skoda Superb rappresenta una scelta intelligente per chi cerca un’ammiraglia elegante ma non vuole spendere troppi soldi per l’acquisto di una vettura. L’attuale generazione, denominata B6 e disponibile a trazione anteriore o integrale, viene svelata al Salone di Ginevra del 2008 e monta lo stesso pianale (seppur allungato) della sorella minore Octavia (che a sua volta deriva dalla Volkswagen Golf).

La berlina è caratterizzata dal sistema brevettato Twindoor (che permette di scegliere se accedere al bagagliaio sollevando o meno il lunotto) mentre la variante familiare Wagon, mostrata al Salone di Francoforte del 2009, si distingue per una grande versatilità. La gamma motori comprende quattro unità a benzina (1.4 da 125 CV, 1.8 da 160 CV, 2.0 da 200 CV e 3.6 V6 da 260 CV) e tre turbodiesel TDI (1.6 da 105 CV e 2.0 da 140 e 170 CV).

Scopriamo insieme la storia della lussuosa berlina ceca, le cui origini risalgono addirittura a quasi ottant’anni fa.

Le Superb degli anni ’30 e ’40

La prima Skoda ad adottare il nome Superb è la 640 del 1934: monta un motore 2.5 a sei cilindri da 55 CV e viene utilizzata soprattutto dagli alti vertici militari cecoslovacchi. Nel 1936 tocca invece alla 902 (2.7 da 60 CV) e alla 913 (2.9 da 65 CV).

Nel 1938 è la volta della OHV: il propulsore 3.1 da 85 CV nasce per soddisfare le esigenze dei militari tedeschi insoddisfatti delle prestazioni offerte dai precedenti modelli. Nel 1939 viene invece presentata la lussuosissima 4000: monta un motore 4.0 a otto cilindri da 96 CV e ha dimensioni spropositate (5,70 metri di lunghezza).

Il 1942 è l’anno del debutto della 3000, la più venduta della serie con oltre 1.600 esemplari assemblati. Sotto il cofano ospita un 3.1 da 85 CV.

Superb B5 (2001)

Il ritorno della Casa ceca nel segmento delle ammiraglie avviene con una vettura che non è altro che una Volkswagen Passat rimarchiata con il passo allungato di 10 centimetri. Affidabile e ottimamente rifinita, sulle versioni più lussuose offre un ombrello nascosto nelle portiere posteriori (una “chicca” presente anche sulle Rolls-Royce).

La gamma motori comprende tre unità a benzina (2.0 da 115 CV, 1.8 da 150 CV e 2.8 V6 da 193 CV) e tre turbodiesel TDI (1.9 da 105 CV, 2.0 da 140 CV e 2.5 V6 da 160 CV).

Il restyling del 2006, non troppo pesante, porta qualche cromatura nella zona dei paraurti.