Dalla Floride alla Wind, la storia delle spider Renault

Smartworld
di Marco Coletto

Tutte le (poche) scoperte a due posti della Régie

La Renault non ha una grossa tradizione nel segmento delle spider: in tutta la sua storia ne ha realizzate solo tre. La Wind attualmente in commercio – presentata al Salone di Ginevra 2010, provata lo scorso anno da Info Utili | Mobility Smartworld e basata sul pianale della sportiva Twingo RS – ha due motori a benzina: un 1.2 TCE da 100 CV e un 1.6 da 133 CV. Il suo punto di forza è indubbiamente il tetto, che si apre e si chiude in soli 12 secondi ruotando di 180° prima di infilarsi nel vano bagagli. Scopriamo insieme la storia delle scoperte a due posti della Régie.

Floride (1958)

Debutta al Salone di Parigi, anticipata da un prototipo chiamato Dauphine GT svelato al Salone di Ginevra dello stesso anno, ma la produzione inizia nel 1959. Inizialmente è disponibile nelle varianti spider e coupé mentre poco dopo debutta una versione scoperta 2+2.

Ha una linea seducente contraddistinta dalla calandra appuntita e dalle pinne posteriori ma la filosofia “tutto dietro” (motore posteriore, trazione posteriore) non offre una tenuta di strada rassicurante. Per non parlare del motore 850 da 38 CV, tutt’altro che vivace.

Nel 1962 viene rimpiazzata dalla versione S, che si distingue dall’antenata per il propulsore 950 da 48 CV e i quattro freni a disco. Poco apprezzata dal pubblico, ora è un’auto molto rara (meno di 50.000 esemplari prodotti).

Spider (1996)

Una sportiva estrema, destinata anche alle gare, con due posti secchi e zero comfort. Il primo prototipo viene svelato al Salone di Ginevra del 1994 mentre la versione di serie viene realizzata in soli 2.000 esemplari.

Telaio in alluminio, niente tetto e parabrezza optional: il tutto abbinato ad un peso inferiore a 1.000 chilogrammi e ad un motore 2.0 da 147 CV, lo stesso adottato dalla Clio Williams.