Dalla Dino alla Barchetta, la storia delle sportive Fiat a motore anteriore

Smartworld
di Marco Coletto

Grinta in salsa torinese

Da quasi dieci anni la Fiat non produce più auto sportive: in tempi di crisi la Casa torinese ha preferito concentrarsi su modelli più profittevoli lasciando all’Alfa Romeo il compito di creare vetture in grado di fare battere forte il cuore degli appassionati. Oggi ci concentreremo sulla storia delle coupé e delle spider a motore anteriore realizzate a partire dagli anni ’60: veicoli brillanti e, spesso, alla portata di molte tasche.

Fiat Dino (1966)

La Fiat Dino nasce in seguito ad una partnership con la Ferrari: il Cavallino ha bisogno di omologare un motore V6 da destinare alle monoposto 166 di F2 e l’unico modo che ha è quello di farlo montare da una vettura prodotta in almeno 500 esemplari.

La prima a debuttare è la Spider nel 1966: disegnata da Pininfarina e dotata di trazione posteriore, monta un propulsore 2.0 V6 da 160 CV. L’anno seguente, a Torino, viene invece svelata la Coupé firmata Bertone: il passo più lungo, il peso più elevato e le dimensioni esterne più ingombranti (4,51 metri contro i 4,11 della variante scoperta) contribuiscono a migliorare la tenuta di strada.

Nel 1969 arrivano le prime modifiche alla Fiat Dino: la cilindrata del motore viene portata a 2,4 litri (potenza salita fino a quota 180 CV) e il retrotreno a ponte rigido viene rimpiazzato dalle più moderne ruote indipendenti. Esteticamente, invece, i cambiamenti più rilevanti riguardano il frontale (con la mascherina nera opaca) e la plancia rivista.

Fiat 124 Sport Spider (1966)

La Fiat 124 Sport Spider – presentata ufficialmente al Salone di Torino del 1966 – è realizzata sullo stesso pianale (accorciato) della berlina. Dotata di un motore 1.4 da 90 CV, è una scoperta 2+2 disegnata e prodotta da Pininfarina.

Nel 1970 il propulsore viene portato a 1,6 litri e la potenza sale fino a quota 110 CV.

Tre anni più tardi, in concomitanza con la riduzione di cavalli del 1.6 (106 CV) e il lancio di un 1.8 da 118 CV, viene svelata la versione Rally: la variante di serie – realizzata in soli 900 esemplari e caratterizzata dal tetto rigido – monta un 1.8 da 128 CV mentre quella da gara (con potenze comprese tra 190 e 215 CV) si aggiudica due campionati europei rally nel 1972 (con Raffaele Pinto) e nel 1975 (con Maurizio Verini).

La 124 Sport Spider – che nel 1979 riceve un nuovo motore 2.0 – viene venduta con il brand Fiat fino al 1982. Dal 1983 al 1985 viene invece commercializzata con i nomi Pininfarina Spidereuropa e Spideramerica.

Fiat 124 Coupé (1967)

La Fiat 124 Coupé viene svelata al Salone di Ginevra del 1967, un anno dopo la Sport Spider. La prima generazione – denominata AC e disegnata da Felice Mario Boano del Centro stile della Casa torinese – monta un motore 1.4 da 90 CV abbinato ad un cambio a quattro marce (quinto rapporto optional).

La seconda serie – conosciuta con la sigla BC – debutta al Salone di Torino del 1969. Esteticamente si distingue dall’antenata per il frontale più simile a quello della Dino e per i gruppi ottici posteriori più voluminosi. Tecnicamente le modifiche riguardano invece l’arrivo di un propulsore 1.6 da 110 CV, che  affianca l’unità 1.4.

L’ultima generazione della Fiat 124 Coupé – la CC – viene lanciata nel 1972. Il frontale è meno “pulito” rispetto a prima e nella coda spiccano i gruppi ottici verticali. Il 1.6 da 110 CV (l’unico motore previsto al debutto) viene presto rimpiazzato da un’unità leggermente calata alle voci “cilindrata” e “potenza” (108 CV). Si aggiunge anche un 1.8 da 118 CV.

Fiat Coupé (1993)

A poco più di dieci anni di distanza dall’addio al listino della 124 Sport Spider la Fiat rientra ufficialmente nel segmento delle sportive con la Coupé del 1993. Realizzata sullo stesso pianale della compatta Tipo a trazione anteriore e disegnata da Chris Bangle (esterni) e Pininfarina (interni), debutta al Salone di Bruxelles con due motori 2.0: aspirato da 139 CV e turbo da 190 CV.

Nel 1996 si aggiunge alla gamma propulsori un 1.8 da 131 CV e pochi mesi dopo arrivano due 2.0 a cinque cilindri da 147 e 220 CV che rimpiazzano i vecchi due litri.

Nel 1999 è invece la volta di un altro 2.0, questa volta da 154 CV.

Fiat Barchetta (1994)

La Fiat Barchetta – ultima spider prodotta dal marchio piemontese – vede la luce nel 1994. Disegnata da Andreas Zapatinas e costruita sulla base accorciata della prima generazione della piccola Punto, monta un motore 1.8 da 130 CV. Il restyling del 2003 porta numerose modifiche al frontale e alla coda.