Dalla 262C alla C70, la storia delle sportive Volvo

Smartworld
di Marco Coletto

Eleganti e poco appariscenti

Le sportive Volvo sono molto amate dai cultori dell’understatement: eleganti e poco appariscenti, rappresentano la soluzione ideale per chi predilige il comfort alle pure prestazioni. Il modello attualmente in listino, la seconda generazione della C70, è una coupé/cabriolet realizzata sul pianale della S40 (vettura con cui condivide anche gli interni), presentata al Salone di Francoforte del 2005 ed entrata in listino del 2006.

Costruita dalla Pininfarina e caratterizzata da un tetto metallico suddiviso in tre parti, ha una gamma motori al lancio che comprende tre unità a benzina (2.4 da 140 e 170 CV e 2.5 da 220 CV) e un 2.4 turbodiesel da 180 CV. Nel 2007 si aggiunge un più economico 2.0 turbodiesel da 136 CV.

Al Salone di Francoforte del 2009 viene svelato il restyling, contraddistinto dal frontale modificato e dai gruppi ottici posteriori a LED. Tre i motori: un 2.5 a benzina da 230 CV e un 2.0 turbodiesel da 150 e 177 CV.

Scopriamo insieme l’evoluzione delle sportive del brand scandinavo.

262C (1978)

Prodotta a Torino da Bertone (autore anche del design), non è altro che una berlina 264 modificata nella zona del tetto (più basso) e dei montanti (più originali nello stile) con un motore 2.7 a benzina da 150 CV.

Disponibile solo in due colori (argento con tetto in vinile nero e bronzo con tetto in vinile beige) viene ribattezzata 262 Coupé nel 1980.

780 (1986)

La versione coupé della serie 700, come l’antenata, è disegnata e assemblata da Bertone. Presentata al Salone di Ginevra del 1985, ha una gamma motori al lancio che comprende un 2.8 a benzina da 155 CV e un 2.4 turbodiesel da 122 CV.

Nel 1986 arrivano un 2.0 Turbo da 155 CV (rivolto al mercato italiano) e un 2.3 da 179 CV mentre nel 1990, in occasione di un leggero restyling, la vettura cambia nome in Coupé e monta come unico motore un 2.0 da 200 CV.

C70 prima generazione (1997)

La versione Coupé viene presentata al Salone di Parigi del 1996 e l’anno seguente debutta come protagonista nel film “Il Santo”. Il pianale è basato su quello della berlina 850 ma gli interventi della TWR consentono di rendere più sportivo il tutto mentre la gamma motori al lancio comprende unità da 2 a 2,4 litri da 163 a 240 CV.

La variante scoperta Cabrio debutta nel 1999: a differenza dell’erede monta una capote in tela.