Subaru Forester, la storia della SUV delle Pleiadi

Smartworld
di Marco Coletto

Da crossover a Sport Utility in tre generazioni.

La Subaru Forester ha una storia relativamente breve (15 anni di carriera) eppure è già cambiata molte volte. Dopo due generazioni da crossover la 4×4 delle Pleiadi è diventata una vera SUV nel 2008: la serie attualmente in commercio (oggetto di un restyling, leggere modifiche al frontale, nel 2011), che condivide il pianale con la compatta Impreza, ha una gamma motori che comprende tre unità 2.0 (benzina e GPL da 150 CV, turbodiesel da 147 CV).

Scopriamo insieme l’evoluzione di questa vettura, amatissima da chi affronta spesso percorsi in fuoristrada ma non può rinunciare al piacere di guida.

FORESTER PRIMA GENERAZIONE (1997)

Lo stile ricorda quello di una station wagon mentre il comportamento in off-road, nonostante il baricentro basso, è eccellente. La gamma motori al lancio comprende un 2.0 a benzina da 122 CV.

Nel 1998 si aggiunge un 2.0 sovralimentato da 170 CV mentre l’anno seguente il due litri aspirato passa a 125 CV. In occasione del restyling del 2000 arriva il 2.0 da 125 CV a GPL mentre la potenza del due litri turbo aumenta fino a 177 CV.

FORESTER SECONDA GENERAZIONE (2003)

Design rivisto (anche se non mancano i rimandi alla serie precedente), pianale preso in prestito (come sempre) dalla Impreza e una gamma motori composta da quattro unità: un 2.0 da 125 CV (anche a GPL) e 177 CV e un 2.5 da 211 CV.

Il restyling del 2005 porta un frontale più elegante e la fascia centrale del portellone in tinta con la carrozzeria. Spariscono il 2.0 a benzina da 125 CV (rimpiazzato da un’unità più potente da 158 CV) e 177 CV mentre il 2.5 sovralimentato passa da 211 a 230 CV.

Nel 2006 il 2.0 da 125 CV a GPL abbandona le scene e le bombole di gas vanno ad equipaggiare il propulsore più potente da 158 CV.