Suzuki Alto, la storia della citycar giapponese

Smartworld
di Marco Coletto

Sedici anni di carriera in Italia, oltre trenta nel mondo.

La Suzuki Alto è in commercio da oltre trent’anni ma la sua avventura sul mercato italiano è iniziata “solo” 16 anni fa. La generazione attualmente in commercio – la settima (identica alla Nissan Pixo) – è arrivata nelle concessionarie nel 2009, è stata svelata al Salone di Parigi 2008 e ha uno stile che ricorda quello della concept A-Star, presentata a Francoforte 2007.

Disponibile esclusivamente a cinque porte e caratterizzata da un pianale inedito e da finestrini posteriori a compasso monta un motore 1.0 tre cilindri da 68 CV a benzina o a GPL.

Scopriamo insieme l’evoluzione della baby nipponica, un’auto creata per chi cerca il massimo del risparmio ma non vuole rinunciare all’affidabilità.

ALTO QUARTA GENERAZIONE (1996)

Disponibile a tre o a cinque porte, monta un motore 1.0 da 54 CV. Il suo compito è quello di rimpiazzare la Maruti 800, un’auto che ha ottenuto un discreto successo nel nostro Paese.

ALTO QUINTA GENERAZIONE (1999)

Non è altro che un leggerissimo restyling (mascherina frontale rivista) della quarta serie. Nel 2001, poco prima dell’addio alle scene, il propulsore diventa Euro 3.

ALTO SESTA GENERAZIONE (2002)

Design inedito, carrozzeria esclusivamente a cinque porte e un motore 1.1 da 63 CV. Il pianale è invece lo stesso già utilizzato dalle due serie precedenti.