Suzuki Vitara e Grand Vitara, la storia della SUV compatta giapponese

Smartworld
di Marco Coletto

25 anni di evoluzione di un mito del 4x4

Tanti auguri alle Suzuki Vitara e Grand Vitara. Le SUV giapponesi festeggiano nel 2013 i 25 anni di carriera: un periodo lungo per due modelli che hanno impiegato poco tempo per farsi apprezzare dagli appassionati di fuoristrada.

La seconda generazione della Suzuki Grand Vitara attualmente in commercio viene svelata nel 2005. Disponibile a tre o a cinque porte e con la possibilità di montare le marce ridotte (su alcune versioni), ha una gamma motori al lancio composta da due unità a benzina (1.6 da 106 CV e 2.0 da 140 CV) e da un 1.9 turbodiesel DDiS da 129 CV.

Nel 2008 beneficia di un leggero restyling (indicatori di direzione integrati negli specchietti retrovisori) e nel 2009 si aggiungono alla gamma propulsori tre unità a benzina: un 2.4 da 166 e 169 CV e un 3.2 V6 da 232 CV (quest’ultimo abbandona le scene nel 2010).

Nel 2011 è la volta della versione Crossover (priva di ruota di scorta a vista) mentre il restyling del 2012 – quello attualmente in commercio – porta una mascherina più elegante impreziosita da una cromatura. Scopriamo insieme l’evoluzione della 4×4 nipponica.

Vitara (1988)

Un solo motore al lancio (un 1.6 a benzina da 75 CV) e due varianti di carrozzeria: tre porte e Cabrio. Nel 1989 debutta il cambio automatico e nel 1990 arriva un 1.6 da 77 CV che affianca l’unità più vecchia a cui si aggiungono nel 1991 – in concomitanza con il lancio della cinque porte a passo lungo e di un restyling alla mascherina – altri due 1.6 da 80 e 96 CV.

Nel 1994 rimane in listino solo l’unità più potente da 96 CV e nel 1995 arriva un 2.0 V6, sempre a benzina, da 136 CV. In occasione del secondo restyling del 1996 (che riguarda anche in questo caso soprattutto la zona frontale) vengono lanciate tre unità a gasolio: un 1.9 da 68 (che sparisce dal mercato già l’anno successivo) e 75 CV e un 2.0 da 87 CV.

Il 1998 è l’anno in cui torna in commercio il 1.6 a benzina da 80 CV mentre nel 1999 se ne vanno i due propulsori più potenti della gamma: il 2.0 V6 a benzina da 136 CV e il 2.0 turbodiesel da 87 CV.

Dopo un anno – il 2001 – di lontananza dalle concessionarie la Suzuki Vitara torna nel 2002 con un solo motore: un 2.0 turbodiesel HDi da 87 CV che rimane in vendita fino al 2003.

Grand Vitara (1998)

Rispetto alla Vitara a cinque porte è più grande e potente: il motore al lancio è infatti un 2.0 a benzina da 128 CV, affiancato pochi mesi più tardi da un 2.0 turbodiesel TDI da 87 CV.

Nel 1999 debuttano le varianti tre porte e Cabrio destinate ad un pubblico più giovane insieme ad un propulsore 1.6 a benzina da 94 CV. Nel 2001 il 2.0 a benzina da 128 CV e il 2.0 a gasolio da 87 CV vengono rimpiazzati da un 2.5 V6 da 144 CV (che nel 2003 – anno in cui la Cabrio abbandona le scene – viene nuovamente sostituito dal due litri da 128 CV) e da un 2.0 turbodiesel da 109 CV.

Nel 2002 è la volta di un restyling che coinvolge la mascherina.

Nel 2004 – anno di un secondo leggerissimo lifting frontale – compare (per poi scomparire pochi mesi dopo) la versione XL-7: più grande della Grand Vitara a cinque porte ma, nonostante il nome, non in grado di accogliere sette passeggeri in quanto omologata – a differenza di altri Paesi – solo per cinque. Nel 2005 il 2.0 a benzina da 128 CV sparisce definitivamente dai nostri listini.