Dal Type H al Jumper: la storia dei veicoli commerciali Citroën medi e grandi

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I mezzi da lavoro del Double Chevron dal dopoguerra ad oggi

Da quasi settant’anni la Citroën produce e vende veicoli commerciali medi e grandi apprezzati in tutta Europa. Attualmente la Casa francese offre due proposte in questi segmenti: il Jumpy e il Jumper.

La seconda generazione del Jumpy vede la luce nel 2007. Realizzato in collaborazione con Fiat (che lo chiama Scudo) e Peugeot (Expert) e commercializzato anche dalla Toyota con un altro nome (ProAce), si differenzia dall’antenato per il vano più ampio e per un design più moderno. La gamma motori al lancio comprende un 2.0 a benzina da 136 CV e tre turbodiesel HDi (1.6 da 90 CV e 2.0 da 120 e 136 CV), affiancati tre anni più tardi da un due litri a gasolio da 163 CV. Il restyling del 2012 porta qualche leggera modifica al frontale e ora i propulsori in listino sono tre, tutti diesel: 1.6 da 90 CV e 2.0 da 125 e 160 CV.

La terza serie del più voluminoso Citroën Jumper – gemello di Fiat Ducato, Peugeot Boxer e Ram ProMaster (venduto solo in Nord America) – nasce invece nel 2014 e non è altro che un profondo restyling della seconda serie. Quattro i motori disponibili, tutti turbodiesel HDi: 2.2 da 110, 130 e 150 CV e 3.0 da 180 CV. Scopriamo insieme la storia dei furgoni medi e grandi del marchio transalpino.

Citroën Type H (1947)

Il Citroën Type H viene presentato nel 1947 per rimpiazzare l’obsoleto TUB, progettato prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale e meno versatile rispetto ai prodotti della concorrenza. Realizzato sullo stesso pianale a trazione anteriore della Traction Avant e dotato di un motore (anch’esso montato anteriormente) 1.6 a benzina da 45 CV, presenta un piano di carico basso che facilita i lavoratori.

Disponibile nelle varianti furgone, pick-up e telaio, beneficia delle prime modifiche rilevanti all’inizio degli anni Sessanta: nel 1961 debutta un propulsore 1.6 diesel da 43 CV, sostituito tre anni più tardi (quando viene introdotto il parabrezza unico al posto di quello sdoppiato) da un 1.8 da 51 CV.

Nel 1966 il Citroën Type H adotta il propulsore 1.9 a benzina da 59 CV della DS e nello stesso anno la cilindrata dell’unità a gasolio sale a 1,9 litri (con la potenza incrementata a 58 CV).

Tre anni dopo arriva un leggero restyling che porta qualche modifica al frontale mentre nel 1972 le sospensioni idropneumatiche diventano disponibili come optional. La produzione termina nel 1981.

Citroën C35 (1974)

Il Citroën C35, nato in seguito ad una partnership con Fiat, non è altro che un gemello del 242: robusto di meccanica ma fragile di carrozzeria (ruggine), è dotato di trazione anteriore, di sospensioni a quattro ruote indipendenti e di quattro freni a disco. I motori – un 2.0 a benzina e due diesel (2.2 e 2.5) – derivano da quelli dell’ammiraglia CX.

Questo furgone viene prodotto in Italia fino al 1987, successivamente viene assemblato fino al 1992 in Francia.

Citroën C25 (1981)

Il Citroën C25, svelato nel 1981, ha numerosi “gemelli” sparsi per l’Europa: Alfa Romeo AR6, Fiat Ducato e Peugeot J5. Creato per rimpiazzare il vecchio Type H, ha una gamma motori composta da tre unità a benzina (1.8 da 69 CV e 2.0 da 75 e 84 CV) e tre diesel (1.9 da 70 CV, 2.5 da 74 CV e 2.5 turbo da 95 CV).

Nel 1982 debuttano le versioni pick-up e trasporto passeggeri mentre nel 1991 è la volta di un profondo restyling che porta parecche modifiche alla mascherina.

Citroën Jumper prima generazione (1994)

La prima generazione del Citroën Jumper vede la luce nel 1994, in concomitanza con il lancio dei “parenti” Fiat Ducato e Peugeot Boxer, tutti prodotti in Abruzzo, presso lo stabilimento Sevel di Atessa (Chieti).

La gamma motori al lancio comprende un 2.0 a benzina da 109 CV e cinque unità a gasolio (1.9 da 69 e 92 CV e 2.5 da 86, 103 e 107 CV). Nel 1998 il 2.5 da 103 CV viene rimpiazzato da un 2.8 da 122 CV (tolto dal commercio nel 2000) mentre l’anno seguente si assiste ad un calo della potenza dei propulsori 1.9 (da 69 a 68 CV e da 92 a 90 CV).

Nel 2000 il 2.5 più potente della prima generazione del Citroën Jumper abbandona le scene, sostituito da un più moderno 2.8 HDi da 128 CV.

L’anno successivo tocca al 2.5 da 86 CV lasciare il listino: il suo posto viene preso da un 2.0 HDi da 84 CV.

In occasione del restyling del 2002 – che porta un frontale più personale – si segnalano numerose novità sotto il cofano: la potenza del 2.0 a benzina sale a 110 CV (e lo stesso propulsore diventa disponibile anche a GPL e a metano) ed entra in listino un 2.2 turbodiesel HDi da 101 CV. Due anni più tardi è la volta di un 2.8 HDi da 146 CV.

Citroën Jumpy prima generazione (1994)

Anche la prima generazione del Citroën Jumpy – presentata nel 1994 – nasce in seguito all’accordo con Fiat (che produce lo Scudo) e Peugeot (Expert). Realizzato sulla stessa piattaforma delle monovolume Citroën Evasion, Fiat Ulysse, Lancia Z e Peugeot 806, ha una gamma motori al lancio composta da un 1.6 a benzina da 79 CV e da un 1.9 a gasolio da 69 e 92 CV, quest’ultimo rimpiazzato nel 1999 da un 2.0 HDi da 94 e 109 CV.

Nel 2000 il 1.6 a ciclo Otto lascia spazio ad un due litri da 136 CV mentre nel 2004 arriva un restyling che impreziosisce la zona frontale.

Citroën Jumper seconda generazione (2006)

La seconda generazione del Citroën Jumper – furgone entrato in commercio nel 2006 – è il gemello del Fiat Ducato e del Peugeot Boxer. Il suo frontale è uno dei più originali mai realizzati nel segmento dei veicoli commerciali.

Tre i propulsori – turbodiesel – al debutto: 2.2 da 100 CV e 120 CV e 3.0 da 157 CV. Nel 2011 la potenza del propulsore con meno puledri sale fino a 110 CV e arriva una variante più “cattiva” da 150 CV. Il tre litri a gasolio passa invece da 157 a 177 CV.