Volvo, la storia della Casa svedese

Smartworld

Quasi 90 anni di attività per un marchio che ha sempre puntato sulla sicurezza

Fin dalla sua nascita, avvenuta quasi 90 anni fa, la Volvo ha sempre puntato sulla sicurezza: in questa materia le vetture della Casa svedese sono sempre state un passo avanti rispetto alla concorrenza e grazie a questa filosofia hanno conquistato tantissimi clienti in tutto il mondo. Scopriamo insieme la storia di questo marchio, l’unico brand “nordico” di massa ancora in attività.

Volvo: la storia

La Volvo nasce ufficialmente a Göteborg (Svezia) nel 1927 come sussidiaria della SKF, azienda specializzata nella produzione di cuscinetti a sfera che intende cimentarsi nella realizzazione di automobili.

La prima vettura prodotta – la ÖV 4 (una cabriolet dotata di un motore 1.9 a benzina) – esce dalla catena di montaggio il 14 aprile. Ottiene maggiore successo la variante chiusa PV 4, più adatta al rigido clima nordico.

Negli anni Trenta le Volvo conquistano il pubblico svedese ma faticano ad affermarsi oltre i patri confini. La situazione cambia al termine della Seconda Guerra Mondiale.

Il dopoguerra

La PV444 – nata nel 1944 e commercializzata nel 1947 – è la prima auto di grande diffusione della Casa svedese nonché la prima ad essere dotata di telaio a scocca portante. Contraddistinta da un design “americaneggiante” e da dimensioni esterne relativamente compatte, presenta un’importante innovazione in termini di sicurezza: il parabrezza in vetro laminato. Questa soluzione – che prevede due lastre unite da uno strato di materiale plastico – consente, in caso di rottura, di mantenere insieme le componenti danneggiate impedendo quindi alle schegge di entrare nell’abitacolo.

Gli anni Cinquanta

Gli anni Cinquanta per Volvo si aprono con il lancio – nel 1953 – della Duett, una delle prime station wagon della storia. Due anni più tardi iniziano le esportazioni negli USA.

Il 1959 è un anno importantissimo per la Casa scandinava: viene mostrata per la prima volta la coupé P1800 (in vendita dal 1961) e vengono introdotte le cinture di sicurezza a tre punti, oggi adottate da tutte le automobili in commercio.

Gli anni Sessanta

Negli anni Sessanta la Volvo si espande: nel 1964 apre un nuovo stabilimento a Torslanda (ancora oggi attivo) e l’anno seguente è la volta di un altro stabilimento in Belgio.

Continuano, intanto, le ricerche sulla sicurezza: viene proposto il cruscotto imbottito per ridurre i danni agli occupanti anteriori in caso di urto e nel 1967 viene introdotto come optional il seggiolino per bambini montato in senso opposto a quello di marcia.

Gli anni Settanta

Nel 1972 la Volvo acquista la sezione automobilistica della Casa olandese Daf con l’obiettivo di ampliare la propria gamma verso il basso. Due anni più tardi debutta la serie 200, che in vent’anni conquista quasi tre milioni di automobilisti.

Al termine del decennio, nel 1979, la Renault diventa azionista di minoranza del marchio svedese.

Gli anni Ottanta

Uno dei modelli più rappresentativi della storia Volvo, l’ammiraglia 760, viene svelata nel 1982: le sue forme squadrate e i suoi contenuti seducono il pubblico e consentono a questa vettura di diventare la prima alternativa alle classiche vetture di lusso tedesche.

La coupé 480 del 1985 – anno in cui vengono lanciate le station wagon della serie 700 – è invece la prima vettura del brand scandinavo dotata di trazione anteriore.

Gli anni Novanta

Questo decennio inizia con l’annuncio dell’accordo tra Volvo e Renault e con il lancio della 960. Nel 1991 è invece la volta della 850 e del debutto degli airbag laterali.

Nel 1995 sbarcano in listino la berlina S40 e la variante familiare V40 e nello stesso anno apre il museo della Casa scandinava.

L’anno seguente tocca invece alle eredi della 850 – la S70 e la V70 – e all’affascinante sportiva C70.

La Volvo entra nel mondo dell’off-road con la sigla XC nel 1997 e nel 1998 abbandona il design squadrato con la sexy berlinona S80. Nel 1999 il reparto automobilistico del marchio nordico viene venduto alla Ford.

Il terzo millennio

Nel terzo millennio la Casa svedese continua a lavorare sulla sicurezza: nel 2004, ad esempio, lancia il BLIS (sistema che monitora l’angolo cieco attraverso telecamere montate sugli specchietti retrovisori).

Nel 2009 la Ford vende la Volvo alla Casa cinese Geely: sotto la direzione asiatica il brand svedese continua a realizzare prodotti di qualità. Uno dei più rilevanti è la compatta V40, che ottiene dei risultati strabilianti nei crash test Euro NCAP.