Volvo V70, la storia della mitica wagon svedese

Smartworld
di Marco Coletto

Un'icona per le famiglie di tutto il mondo.

La Volvo V70 è una delle prime auto che vengono in mente quando si pensa ad una station wagon. In sedici anni di carriera la familiare svedese ha conquistato la critica e il pubblico: merito soprattutto delle sue forme squadrate, tanto eleganti quanto funzionali.

L’attuale generazione, la terza, è stata presentata nel 2007 e ha beneficiato di un restyling (interni modificati e indicatori di direzione a LED integrati negli specchietti retrovisori) nel 2011. Pianale condiviso con l’ammiraglia S80, più spazio per passeggeri e bagagli rispetto al passato, trazione anteriore o integrale e una gamma motori (tutti sovralimentati) che comprende sei unità: tre a benzina (1.6 T4 da 180 CV, 2.0 T5 da 240 CV e 3.0 T6 da 304 CV) e tre diesel (1.6 DRIVe da 115 CV, 2.0 D3 da 163 CV e 2.4 D5 da 215 CV).

Scopriamo insieme la storia della mitica auto scandinava.

V70 PRIMA GENERAZIONE (1996)

Non è altro che un restyling della 850 SW caratterizzato da forme più arrotondate. La gamma motori comprende unità da 2 a 2,5 litri da 126 a 265 CV.

V70 SECONDA GENERAZIONE (2000)

L’ultima Volvo progettata interamente in autonomia (tutti i modelli realizzati in seguito verranno realizzati in collaborazione con la Ford). Realizzata sul pianale dell’ammiraglia S80, presenta motori (tutti in alluminio) da 2 a 2,5 litri da 140 a 300 CV.