Toyota RAV4, la storia della SUV giapponese

Smartworld
di Marco Coletto

Le tre generazioni della "mamma" di tutte le Sport Utility compatte.

La Toyota RAV4 è la mamma di tutte le SUV compatte: è stata infatti la prima fuoristrada di dimensioni “ragionevoli” ad essere utilizzabile senza problemi su asfalto.

L’attuale generazione, la terza, è stata presentata al Salone di Francoforte del 2005 e ristilizzata nel 2008 e nel 2011. Rispetto alle serie precedenti è più grande ed è disponibile anche a trazione anteriore (la versione è denominata Crossport) e nella variante priva di ruota di scorta esterna Crossover ma può essere solo a cinque porte. La gamma motori comprende un 2.0 a benzina da 158 CV e un 2.2 turbodiesel da 150 e 177 CV.

In quasi vent’anni di carriera la Sport Utility giapponese si è evoluta parecchio: scopriamo insieme la sua storia.

PRIMA GENERAZIONE

Nasce nel 1994, è basata sul pianale della Corolla, ha un solo motore (un 2.0 a benzina da 120 CV) e ha un design molto originale. Il restyling del 1998 interessa principalmente i paraurti.

SECONDA GENERAZIONE

Viene presentata nel 2000 ed è più grande (ma anche più anonima) della serie precedente. Il propulsore a benzina viene portato a 151 CV e debutta un 2.0 turbodiesel da 116 CV. Il restyling del 2003 porta plastiche degli interni più scure, fendinebbia tondi e paraurti più squadrati. Sparisce il differenziale Torsen mentre arrivano il controllo di trazione e gli airbag a tendina.