Alpine Renault A108 Cabriolet (1958): scoperta alla francese

Alpine Renault A108 Cabriolet
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Vale meno della più sexy Berlinetta ma è più rara

La Alpine Renault A108 Cabriolet vale meno della Berlinetta: solitamente nel mondo delle auto d’epoca le vetture senza tetto sono più apprezzate di quelle chiuse ma non nel caso del brand transalpino, più noto per le sue affascinanti (nonché vincenti) coupé.

Bastano 15.000 euro per portarsi a casa questa divertente scoperta transalpina a trazione posteriore e con il motore posizionato dietro ai sedili: peccato che sia molto difficile da rintracciare, anche in Francia. Scopriamo insieme la sua storia.

Alpine Renault A108 Cabriolet (1958): la storia

La Cabriolet è la prima Alpine Renault A108 a debuttare sul mercato: viene presentata ufficialmente al Salone di Parigi del 1957 ma per l’effettiva commercializzazione bisogna aspettare il 1958.

Le versioni costruite negli anni Cinquanta hanno un frontale piuttosto tradizionale, caratterizzato da quattro gruppi ottici non  troppo voluminosi. Nel 1960 il muso diventa identico a quello della Berlinetta (lanciata nello stesso anno) e contribuisce a regalare alla vettura francese un aspetto più aggressivo.

La trazione posteriore e il motore posteriore della Alpine Renault A108 sono garanzia di divertimento: nelle curve è agilissima (merito del peso contenuto), pure troppo certe volte.

La tecnica

Realizzata sullo stesso pianale (modificato) della Renault 4CV, ha una gamma motori al lancio composta da due unità: un 845 da 37 CV derivato da quello della Renault Dauphine e un 904 da 53 CV.

Nel 1959 debutta sotto il cofano della Alpine Renault A108 Cabriolet un nuovo propulsore – un 1.0 da 70 CV che ha molti elementi in comune con quello della Renault Dauphine Gordini – mentre nel 1961 è la volta di un nuovo telaio a trave centrale che rimpiazza la precedente soluzione tubolare.

Le quotazioni

Le quotazioni ufficiali recitano 15.000 euro ma è molto difficile trovare questa scoperta: gli esemplari degli anni Cinquanta (meno sexy) sono impossibili da rintracciare mentre per quelli del decennio successivo basta effettuare qualche lavoro approfondito di ricerca sul mercato francese.