ASA 1000 GT Spider (1964): la “Ferrarina” scoperta

ASA 1000 GT Spider
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Meno di 20 esemplari prodotti, un motore 1.0 aspirato da 91 CV progettato a Maranello e quotazioni altissime

La ASA 1000 GT Spider è la versione roadster della ASA 1000 GT Coupé, una delle sportive italiane meno conosciute ma più geniali di sempre. Nata nel 1964 e prodotta fino al 1967, può vantare un motore 1.0 aspirato da 91 CV progettato nientepopodimeno che dalla Ferrari, linee disegnate da Giorgetto Giugiaro e un telaio progettato da Giotto Bizzarrrini. Questo pedigree – unito all’estrema rarità del modello (meno di 20 esemplari venduti) – giustifica le quotazioni stratosferiche di 100.000 euro: in realtà è impossibile trovare qualcuno disposto a cederla a meno di 200.000 euro.

ASA 1000 GT Spider (1964): le caratteristiche principali

La storia della ASA 1000 GT Spider inizia nel 1962 quando Oronzio De Nora (industriale milanese specializzato nel settore elettrochimico intenzionato ad entrare nel mondo automobilistico) sigla un accordo con Enzo Ferrari per acquistare il progetto di una sportiva realizzata in collaborazione con Bertone.

Viene creata una nuova Casa automobilistica (la ASA, Autocostruzioni Società per Azioni) che non si occupa però direttamente della produzione della vettura: i telai e i motori provengono dalla Ferrari (che chiede e ottiene di non comparire con il proprio marchio per evitare che venga associato ad un’auto meno esclusiva di quelle che normalmente vengono realizzate a Maranello) mentre la carrozzeria e l’assemblaggio finale sono opera di Bertone.

Il primo prototipo della ASA 1000 GT Spider viene presentato al Salone di Ginevra del 1963 mentre il modello di serie (prodotto dalla carrozzeria Ellena in seguito ad uno scontro tra ASA e Bertone) debutta al Salone di Torino del 1964.

La scoperta milanese – contraddistinta da un telaio tubolare realizzato da Giotto Bizzarrini (e ispirato nientepopodimeno che a quello della Ferrari 250 GT) e disegnata da un giovanissimo Giorgetto Giugiaro (all’epoca assunto in Bertone) – si distingue dalla variante chiusa per la carrozzeria in vetroresina (più leggera) anziché in metallo.

La ASA 1000 GT Spider – pur potendo vantare un comportamento stradale tanto divertente quanto rassicurante (quattro freni a disco) – non conquista il pubblico: poco meno di 20 esemplari venduti fino al 1967. Costava tanto e non era il massimo alla voce “finiture”.

ASA 1000 GT Spider (1964): la tecnica

Il motore della ASA 1000 GT Spider del 1964 è un piccolo gioiello realizzato dalla Ferrari: un 1.0 a quattro cilindri da 91 CV con due carburatori doppio corpo abbinato ad un cambio manuale a quattro marce. Un’unità – eccezionale agli alti regimi ma penalizzata dalla carenza di verve ai bassi – che consente alla roadster lombarda di raggiungere una velocità massima di 185 km/h.

ASA 1000 GT Spider (1964): le quotazioni

La ASA 1000 GT Spider, essendo molto rara, costa parecchio (persino più della Coupé): è introvabile, ha quotazioni che recitano 100.000 euro ma bisogna sborsare almeno il doppio della cifra le poche volte che si incontra qualcuno disposto a disfarsene.